Nel secolo del digitale tutto si è lentamente spostato online: la comunicazione, le notizie, le reti sociali. Ma a spostarsi sui social è stata anche la violenza, sempre più marcata, organizzata e con l’obiettivo preciso di mettere a tacere delle voci. Di questo parla #STAIZITTAgiornalista!, il libro di Silvia Garambois e Paola Rizzi, presentato il 7 dicembre alle 18 presso la Libreria delle Donne in occasione del Festival La Violenza Illustrata, con un panel di professioniste nel settore della comunicazione.

Le giornaliste denunciano quanto l’hate speech influenzi le loro vite

GiULia (acronimo di: Giornaliste Unite Libere Autonome), nata nel 2011, è un’associazione di rilievo nazionale fra giornaliste professioniste e pubbliciste unite dallo spirito democratico, antifascista e solidaristico. Un progetto che si sviluppa con l’obiettivo di modificare lo squilibrio informativo sulle donne anche utilizzando un linguaggio privo di stereotipi e declinato al femminile; e sempre di più con la necessità di battersi perché le giornaliste abbiano pari opportunità nei luoghi di lavoro, senza tetti di cristallo e discriminazioni.

Partendo da questo progetto nel 2021 viene pubblicato #STAIZITTAgiornalista! edito da All Around, collana “Studi” Fondazione sul giornalismo “Paolo Murialdi”. Un libro che è una precisa disamina di come l’odio e l’intolleranza online non siano casi straordinari e isolati, ma veri e propri attacchi organizzati che portano forti conseguenze nella realtà personale e lavorativa delle professioniste che li subiscono. Alcune giornaliste raccontano che cosa significa lavorare, raccogliere notizie, smontare fake news sapendo che la conseguenza sarà una grandine di insulti e minacce. A rendere tangibile la gravita del fenomeno sono le testimonianze di sette professioniste che si raccontano nel libro: Nunzia Vallini (Giornale di Brescia), Angela Caponnetto (Rainews24), Monica Napoli (Sky-Tg24), Marianna Aprile (Oggi), Marilù Mastrogiovanni (Il Tacco d’Italia, Idea dinamica), Antonella Napoli (Focus on Africa), Elisabetta Esposito (Gazzetta dello Sport).

Nel sommario del volume troviamo, tra i vari interventi: le prefazioni di Laura Boldrini (“Dalle parole discendono le azioni”); di Elisa Giomi (“La cultura dello stupro digitale”); di Federico Faloppa (“Donne all’incrocio dell’odio”). Tre parti centrali, poi, sono dedicate a: “Cos’è l’hate speech” (Breve fenomenologia dell’odio on line); “L’alleanza degli anti-hater” (Una”Rete” per catturare l’odio online); “Lo zoombombing” (Cos’è, come difendersi).

Proprio sul tema dell’hate speech e dello zoombombing interverranno durante la presentazione alla Libreria delle Donne: Paola Rizzi, Giornalista e parte del direttivo nazionale dell’associazione GiULiA; Elisa Giomi, Commissaria AgCom e professoressa Associata in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi Roma Tre; Elisa Coco, Socia fondatrice di Comunicattive; e Eleonora Zavatti, Casa delle donne per non subire violenza.

Ai nostri microfoni, Elisa Coco spiega quanto sia importante rendere noto questo tipo di discorsi e smettere di sminuire questi attacchi come casi isolati, ma iniziare a riconoscerli come veri e propri episodi di violenza. Attacchi che puntano su specifici gruppi sociali, per lo più donne, minoranze lgbt+, religiose e persone migranti, che non vengono riconosciuti come gruppi confacenti alla classe dominante della società e su cui quindi è facile abbattersi con insulti e minacce per arrivare ad una vera e propria censura di queste voci. «Molto spesso inoltre si tratta di insulti a sfondo sessuale, stupri digitali, in particolar modo quando si parla di immigrazione, rendendo palese il collegamento che intercorre tra misoginia e razzismo».

Violenze del genere riescono a spegnere o ad intimorire voci autorevoli, e il più delle volte di tratta di voci di donne, confermando quanto la violenza digitale stia diventando sempre di più un problema della mondo reale. Per questo il Festival La Violenza Illustrata offre la sua piattaforma alla presentazione di questo libro martedì 7 dicembre alle h18.00 presso la Libreria delle Donne.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ELISA COCO: