Con l’avvicinarsi dell’estate, si torna a parlare di una convinzione tanto diffusa quanto errata, ossia quella relativa agli effetti positivi del sole sulla pelle a tendenza acneica.

Questo pensiero si è diffuso in virtù del fatto che, dopo le prime esposizioni al sole, l’aspetto di inestetismi come comedoni, punti neri e brufoli sembra migliorare.

Tale cambiamento è dovuto all’efficacia essiccante provocata dai raggi UV. Nel momento in cui si prosegue con i giorni sotto il sole, ci si accorge che le cose sono decisamente diverse.

Dopo un po’, infatti, si palesa l’effetto rebound. Di cosa si tratta? Vediamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.

Effetto rebound della pelle a tendenza acneica sotto il sole: di cosa si tratta?

Se durante i primi giorni sotto il sole quando si ha la pelle a tendenza acneica si può notare un generale miglioramento, man mano che la vacanza va avanti e soprattutto quando si rientra si palesa una vera e propria riacutizzazione del problema.

A cosa è dovuta questa conseguenza?

Al fatto che, a causa dell’esposizione al sole, aumenta lo spessore della pelle. Questo fenomeno ha a sua volta un impatto importante, riguardante nello specifico il blocco dei follicoli pilosebacei. Ciò inibisce, di riflesso, la fuoriuscita del sebo.

Questo meccanismo porta innanzitutto alla formazione di punti neri e di piccole cisti che, se non adeguatamente trattate, possono andare incontro a degenerazioni e diventare delle lesioni di tipo infiammatorio.

Da non dimenticare è poi il fatto che, quando ci si espone troppo al sole senza proteggersi e si ha una pelle a tendenza acneica, il rischio è di vedere le cicatrici di questo inestetismo, che possono essere eliminate, se proprio non le si tollera, attraverso trattamenti come il laser e il micro needling, andare incontro a iperpigmentazione.

Il primo passo per evitare questi fastidiosi effetti è il ricorso a una crema protettiva specifica.

Sì, hai capito bene: le creme con SPF sono mirate non solo al fototipo, ma anche al livello di secchezza di base della pelle. Come sempre, è importante focalizzarsi su prodotti di qualità accertata.

Dando un’occhiata alle creme solari per pelli grasse selezionate da Dr. Max, il principale e-commerce di farmacia in Italia, è possibile trovare soluzioni di diversi brand di spicco, caratterizzate da ingredienti altamente selezionati.

Consigli per evitare l’effetto rebound

La protezione solare è lo step iniziale da considerare quando si punta a evitare l’effetto rebound sulla pelle acneica in estate. Essenziale è continuare a utilizzare una protezione specifica anche negli altri mesi dell’anno.

Premettendo sempre l’importanza di rivolgersi al proprio dermatologo di fiducia per un consiglio customizzato ricordiamo che, in generale, è consigliato, nei periodi freddi dell’anno, ricorrere a una crema protettiva con SPF 30.

Fatti consigliare sempre dal dermatologo nella scelta della texture. Si tratta di un dettaglio non da poco. Il finish giusto, infatti, oltre a contribuire in parte alla riduzione del rischio di effetto rebound, è importante perché aiuta a minimizzare il problema dell’iperpigmentazione delle cicatrici.

Quando sei in vacanza al mare cerca, per quanto possibile, di non esporti al sole nelle ore centrali della giornata.

Altri consigli per prendere il sole in sicurezza con la pelle acneica

Proseguendo con l’elenco dei consigli per prendere il sole quando si ha la pelle a tendenza acneica, ricordiamo il fatto di evitare, nel periodo caldo dell’anno, di sottoporsi al trattamento del peeling, sia casalingo, sia medico.

Questa procedura, infatti, comporta un’eccessiva sensibilizzazione della pelle.

In generale, è il caso di esporsi al sole dopo le 17, quando i raggi non sono a picco e non contribuiscono eccessivamente, agendo sullo strato corneo, ad aumentare lo spessore della pelle, con conseguenze importanti sull’ostruzione dei pori.

Queste accortezze relative agli orari di esposizione al sole sono particolarmente importanti quando si parla di pelle acneica chiara.