A partire da lunedì 6 marzo arrivano in Comune quattro opere al femminile lasciate in prestito dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Le opere sono esposte nella Sala del Consiglio di Palazzo d’Accursio che verrà riaperta al pubblico in seguito ai lavori di restauro per il nuovo impianto audio e video di cui è stata oggetto nel mese di febbraio. Il progetto è reso possibile da una convenzione sottoscritta dal Settore Musei Civici di Bologna con la Pinacoteca Nazionale di Bologna.

A Bologna l’esposizione come simbolo di rinnovamento

Per conferire un forte segno di rinnovamento a livello simbolico, in prossimità della Giornata internazionale della donna, nella sala più importante del Palazzo comunale per la prima volta sarà ospitata l’esposizione, a rotazione, di opere d’arte volte ad attribuire rilievo e visibilità a figure femminili che hanno contribuito alla storia della pittura felsinea e del Paese. Dalle parole di Elena Di Gioia, delegata alla Cultura: «questo progetto si muoverà come una galleria d’arte per dare voce alle artiste, alle donne e alle rappresentazione di soggetti femminili che sono storicamente stati nell’ombra». La Sala del Consiglio cambia volto non solo grazie agli interventi di riqualificazione funzionale e strumentale ma anche attraverso la scelta di esporre le opere d’arte al femminile. «Come amministrazione comunale abbiamo deciso di rinnovare la narrazione del palazzo comunale, in particolare della Sala del Consiglio comunale che simbolicamente racchiude il senso di città».

Si tratta dell’allestimento di quattro opere: due “Sibille” di Elisabetta Sirani, “Un’eroina della sfortunata Carini in Sicilia” di Enrico Romolo e “Ritratto di gentildonna con bambina” di Lavinia Fontana. Le prime due opere di Elisabetta Sirani sono visitabili fino al 26 settembre 2023; da ottobre 2023 ad aprile 2024 sarà invece la volta della tela di Enrico Romolo e infine da aprile a settembre 2024 sarà visibile il dipinto di Lavinia Fontana.

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