Si terrà il fine settimana del 7-8 ottobre CambiaMenti Festival, evento dedicato alla promozione dell’economia circolare e della sostenibilità, un’iniziativa organizzata da BackBo Aps presso gli spazi di Dumbo a Bologna.
Il festival si propone, tramite una serie di attività, di far conoscere ai cittadini realtà virtuose del territorio e scoprire come una vita zero waste, ad impatto zero, è possibile.
Sara Santoro, parte del team BackBo, ha raccontato ai nostri microfoni le molteplici possibilità offerte dalla due giorni: talk, tavole rotonde, attività e laboratori, spaziando dalla moda sostenibile al turismo, passando per il cibo.

Economia circolare e sostenibilità nel programma di CambiaMenti Festival

Nel programma di CambiaMenti Festival ci sarà, ad esempio, un panel dedicato alla biodiversità e l’agricoltura sostenibile sul territorio locale, “Semi di futuro”, a cui interverranno Arvaia, Podere 101 e Podere Terra Viva, realtà direttamente operanti nel bolognese.
Verrà poi affrontato un tema a prima vista sconnesso dal mondo della sostenibilità, ma di ovvia importanza dopo un attimo di riflessione: la finanza sostenibile. Nella mattina del sabato ci sarà un talk tenuto da Banca Etica, che illustrerà come la finanza e il settore bancario giochino un ruolo importante in un’ottica di economia circolare.

Nella due giorni di BackBo si parlerà poi di come la sostenibilità è e può essere comunicata nel contesto digitalizzato in cui ci troviamo oggi. «Saranno presenti delle green creator – spiega Santoro – come Elisa Nicoli, Ottavia Belli di Sfusitalia, Greta Volpi e Giorgia Palmirani. Condivideranno non solo cosa sia la sostenibilità e come comunicarla, ma risponderanno anche ad una domanda tanto importante quanto frequente: è necessario essere perfetti per essere sostenibili? Sfateranno questo mito e mostreranno come chiunque può contribuire ad un mondo più sostenibile in base alle proprie capacità e possibilità, per un beneficio della collettività».

CambiaMenti si prefissa poi di coinvolgere bambini e bambine e ragazzi e ragazze in una serie di attività volte a vivere la sostenibilità in prima persona, e non solo come concetto teorico: il workshop permetterà loro di comprendere l’impatto ambientale dei vari materiali che utilizziamo nella quotidianità e li aiuterà a familiarizzare con concetti come l’idroponica, non attuali oggi ma di possibile importanza un domani. Il workshop, finanziato da un crowdfunding che ha permesso la collaborazione con la Fondazione Golinelli, darà ai ragazzi anche la possibilità di interagire con un piccolo robot, per capire e comprendere personalmente il ciclo di vita di un prodotto.
«È importante – spiega ancora Santoro – permettere ai più giovani di entrare in contatto con le logiche della circolarità e della sostenibilità, al fine di comprenderne il valore culturale. Una maggior sensibilità in tema ambientale equivale infatti ad una maggior coscienza civile, necessaria per poter affrontare le importanti decisioni a cui il futuro li metterà davanti».

Questo è solo uno degli obiettivi del festival, che, è doveroso ricordare, nella sua organizzazione e gestione rispetterà i CAM, criteri ambientali minimi, per garantire il raggiungimento degli standard di sostenibilità e di basso impatto dell’evento. Una sostenibilità che si ripropone anche sul piano economico: BackBo non fa infatti profitto sulla due giorni del festival. Tutti i ricavati saranno destinati alla realizzazione delle future edizioni, o da altre attività che hanno un impatto positivo sulla sostenibilità locale.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SARA SANTORO:

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Pietro Rossi