Visioni a Catena – Consegnare il futuro, è a Bologna il 13 e il 15 ottobre 2021, presso lo spazio TPO di via Casarini 17/5. Il programma sarà ricco di proiezioni, cortometraggi, film e sketch bike tour. Quest’anno, il festival riguarda il lavoro in bicicletta, ed è organizzato da Velostazione Dynamo e Rodaggio Film.

Visioni a Catena: i diritti dei riders e la bicicletta come trasformatore sociale

Silva Fedrigo è la direttrice artistica del festival Visioni a Catena «che nasce nel 2019 come festival che vuole unire i linguaggi del cinema e delle arti per parlare della bicicletta come trasformatore sociale», esordisce. Quest’anno è incentrato sulle lotte per i diritti dei riders, i nuovi precari digitali. Infatti è previsto anche un momento di formazione, Cosa hai firmato?, il 13 ottobre alle 17, presso lo spazio TPO, in cui si discuterà di contratti di lavoro e diritti e tutele per ricevere un trattamento di lavoro equo. «Per noi era importante avere dei momenti di riflessione sui temi del lavoro in bicicletta, specie far capire a chi lavora nel Food Delivery, ma non solo, quali sono i propri diritti sul lavoro» afferma la direttrice artistica. La partecipazione è gratuita e ci si può prenotare sul sito. Nell’arco della stessa giornata, alle 19 prenderà avvio un panel, Consegnare il futuro: diritti, lotte e inchieste nel mondo della logistica, a cui parteciperanno autrici e autori di alcuni dei documentari che saranno presentati nel corso di Visioni a Catena; sarà presente anche l’avvocata Claudia Candeloro, che ha difeso diversi riders rappresentanti di Riders Union e Fondazione Innovazione Urbana – con lo Studio Legale Alleva –. Dalle 20.30 si parte con le proiezioni con le autrici, Riders, not Heroes (Italia, 2020, 15’) di 2050+ / -orama, inchiesta di architetti e videoratisti 2050+ e -orama riguardante la precarietà e l’assenza di diritti dei riders durante i primi lock down.

In anteprima assoluta, Le consegne etiche, di Margherita Caprilli e Flavia Tommasini, è un documentario che dà voce ai protagonisti del primo progetto italiano di delivery etico e rispettoso dei diritti dell’ambiente. «È dedicato alle lotte dei riders in città per ottenere condizioni di lavoro più eque, più sostenibili. Che poi si è aperto alla possibilità di creare un modello etico di consegne in città, coinvolgendo i lavoratori, i cittadini ma anche i commercianti», spiega Silva Fedrigo. Dalle 21:15 saranno presentati diversi cortometraggi: La deuxième ligne/The second line (Belgio, 2020, 3’) di Clara Beaudoux, Deliveristas: The Wheels That Feed (2020, USA, 10’) di Alvaro M. Morales, Of Not Such Great Importance (Belgio/Messico, 2019, 20’) di Benjamin Deboosere, Hola, buenas noches! (2018, Spagna, 3’) di Pau Rodilla. Alle 21:45 sarà proietatto il film Line of sight, (2012, USA, 65’) di Lucas Brunelle e Benny Zenga, film culto nel suo genere, un po’ rétro, in cui si presentano filmati in bicicletta con ingombranti telecamere montate sul casco: dieci anni passati tra le più vertiginose Alleycat Races del mondo. «Il film è molto divertente, ha un ritmo forsennato e racconta il fenomeno della cultura legata ai bike messangers prima che questo lavoro incrociasse tutte le contraddizioni più stridenti a cui lo ha sottoposto la gig economy e lo sviluppo delle grandi piattaforme del food delivery», ribadisce Fedrigo.

Venerdì 15 ottobre, invece, si parte con lo Sketch bike tour, un mini viaggio in bicicletta guidato dall’illustratrice Monica Gori, che permetterà ai partecipanti di realizzare il proprio diario urbano illustrato. L’appuntamento è in Piazza del Nettuno alle 18:30; alle ore 20:30 presso lo spazio TPO c’è un’inchiesta: Surveillés, exploités: dans l’enfer des livreurs à vélo (Italia/Francia, 2019, 38’) di Filippo Ortona, svolta in Francia che svela i discutibili meccanismi di sorveglianza operati dalle piattaforme Deliveroo, Foodora e Uber Eats per sfruttare il più possibile i riders. Dalle 20.30 si riparte con i cortometraggi: Delivered (USA, 2020, 4’) di Law Chen, Huntress (2018, USA, 7’) di Kelsey Leigh, Styrofoam (USA, 2016, 4’) di Noah Sheldon, Delivery (2014, USA, 10’) di Michael Beach Nichols, Reclaiming Work (UK, 2020, 7’) di BlackBrownFilm, A Day’s messing (2011, USA, 14’) di Jeff Seal. Alle 21.30 sarà proiettato in anteprima italiana Kampala cycling couriers, che esplora la nascita del primo servizio di bike messagging in bicicletta dell’Africa Orientale. Anche in questo caso il documentario propone un modello di sviluppo sostenibile che insegue la volontà di dare a dei ragazzi la speranza di riuscire a vivere facendo ciò che amano di più: pedalare.

Maria Luisa Pasqualicchio

ASCOLTA L’INTERVISTA A SILVA FEDRIGO: