Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21Rosario Giuliani & Fabrizio Bosso “ Connection”: Fabrizio Bosso, tromba; Rosario Giuliani, sassofoni; Alberto Gurrisi, organo; Marco Valeri, batteria

Bologna, Camera Jazz & Music Club, ore 22 Luca Mannutza Quartet “Plays the Music of Wayne Shorter”: Paolo Recchia, sax; Luca Mannutza, pianoforte; Daniele Sorrentino, contrabbasso; Lorenzo Tucci, batteria

Bologna, Sghetto Club, ore 22:30 Haiku: Federico Privitera, tromba, piano elettrico; Andrea Salvato, flauto, synth; Costanza Bortolotti, chitarra; Vyasa Basili, basso elettrico; Alessandro Della Lunga, batteria

Da domenica 18 a mercoledì 21 dicembre Bologna, Camera Jazz & Music Club, Workshop musica d’insieme con Dave Kikoski Premio Massimo Mutti (21 dicembre)

i protagonisti …

Rosario Giuliani a completato gli studi formali presso il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone ottenendo il massimo punteggio di punti.
Tenacia-talento, una profonda passione per la musica e grande abilità tecnica hanno portato Rosario alla ribalta della scena jazz europea e internazionale. I critici scrivono di lui come una vera rivelazione, in Francia “une benediction”. I toni entusiastici e trionfali utilizzati dalla stampa per descrivere le caratteristiche di Giuliani derivano proprio dalle peculiarità del suono che sa produrre: con disinvoltura riesce a trarre dai suoi sassofoni un fraseggio fluido e articolato, che lo collega naturalmente ai grandi sassofonisti della storia del jazz. Il musicista, pur ispirandosi a dei modelli, colpisce proprio per la sua originalità e unicità che è facilmente identificabile non solo nell’approccio con gli strumenti ma anche nelle sue composizione. Tante e prestigiose anche le sue collaborazioni nell’ambito del jazz, dove ha avuto modo di affiancare musicisti di valore assoluto quali Charlie HADEN, Gonzalo RUBALCABA, Phil WOODS, Enrico PIERANUNZI, Enrico RAVA, Franco D’ANDREA, Fabrizio BOSSO, Martial SOLAL, Jeff “Tain” WATTS, Mark TURNER, Bob MINTZER, Dave LIEBMAN, Joe LOCKE, Joe LA BARBERA, John PATITUCCI, Kurt ELLING, Cedar WALTON, Kurt ROSENWINKEL, Stefano BOLLANI, Biréli LAGRENE, Philip CATHERINE, André CECCARELLI, Daniel HUMAIR, Sylvain LUC, Marc JOHNSON, Joey BARON, Guy BARKER, Melton MUSTAFA, Paolo DAMIANI, Jean-Michel PILC, Richard GALLIANO ecc.. Dopo le tante incisioni con diverse etichette italiane e non solo, nel settembre del 2000 Rosario Giuliani ha firmato un importante contratto con la prestigiosa casa discografica francese Dreyfus Jazz, con la quale ha registrato sei albums di grandissimo successo: “Luggage” (Aprile 2001), “Mr. Dodo” (Ottobre 2002), “More Than Ever” (Ottobre 2004) con Richard GALLIANO e Jean-Michel PILC, “Anything else” (Gennaio 2007) con Dado MORONI e Flavio BOLTRO, “Lennie’s pennies” con Joe LA BARBERA (Marzo 2010), “Images” (Aprile 2013) con Joe LOCKE, John PATITUCCI e Joe La BARBERA. Nell’ottobre 2013 “The Golden Circle” con il trombettista Fabrizio BOSSO per l’etichetta Jando Music e Via Veneto Jazz. Nel Marzo 2016 l’album “The Hidden Side” per l’etichetta Parco della Musica Records, seguito da “Cinema Italia” per l’etichetta Jando Music e Via Veneto Jazz “Duke’s Dream” in duo con il pianista Enrico PIERANUNZI per l’etichetta tedesca INTUITION. Nel gennaio 2020 “Love in Translation” con Joe LOCKE, Dario DEIDDA, Roberto GATTO per l’etichetta Jando Music e Via Veneto Jazz. Giuliani, apprezzato dalle platee internazionali, si divide tra i tanti appuntamenti concertistici in Italia e all’estero, suonando nei festivals piu importanti al mondo. Nel 1996 risulta vincitore del premio intitolato a Massimo Urbani e l’anno seguente 1997 dello “Europe Jazz Contest”, assegnatogli in Belgio come miglior solista e miglior gruppo; nel 2000 si aggiudica il “Top Jazz” nella categoria nuovi talenti e nel 2010 come miglior sassofonista dell’anno, risultando primo nel referendum annuale indetto della rivista specializzata Musica Jazz. Inoltre vince nel 2010 e nel 2012 il Jazzit Awards come miglior sax alto. Nel 2019 riceve il premio come “Ambasciatore dell’Umbria nel Mondo” assegnato durante l’edizione estiva di Umbria Jazz 2019. Dal 2013 è docente presso il Saint Louis College of Music di Roma e nel Dipartimento Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia in Roma. Rosario Giuliani, nella prima parte della sua carriera artistica, vanta esperienze numero se, eterogenee ma sempre di elevato spessore. Collaborando con maestri di fama internazionale come: Ennio MORRICONE, Luis BACALOV, Armando TROVAIOLI, Gianni FERRIO, Nicola PIOVANI, Ritz ORTOLANI. Inoltre ha fatto parte dell’ORCHESTRA del TEATRO Dell’OPERA di Roma.

Luca Mannutza, nato a Cagliari nel 1968, si è avvicinato alla musica giovanissimo, grazie al padre che a soli 4 anni gli ha impartito i primi insegnamenti pianistici. Iniziati a 6 anni gli studi classici, nel 1979 si iscrive al Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari e qui a 18 anni si diploma con ottimi voti. Dopo anni di varie esperienze, anche con gruppi di rock progressivo e fusion, si avvicina al jazz nel 1990, assecondando una naturale predisposizione all’improvvisazione e alla creatività. L’intensità della sua attività musicale in questo campo inizia a crescere due anni più tardi, quando comincia a suonare con il sassofonista argentino Hector Costita e incontra il trombettista di New York Andy Gravish, con il quale tuttora collabora. Nel 1993 comincia anche ad esibirsi al fianco dei migliori jazzisti italiani, tra cui Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Maurizio Giammarco, Bebo Ferra. Tra gli importanti riconoscimenti conseguiti nei concorsi di jazz cui ha partecipato all’inizio della sua carriera, si possono elencare il Premio Ennio Porrino (1981), la menzione speciale della giuria al concorso Barga Jazz (2000), il primo premio nell’International Massimo Urbani Award (2002), il Premio del Pubblico nel Concorso Internazionale Tramplin Jazz di Avignone, Francia, come componente del quartetto del sassofonista Max Ionata (2002). Inoltre, nel 2002 a Parigi, si qualifica per la fase finale del concorso internazionale Martial Solal, la più prestigiosa fra le competition jazzistiche dedicate al pianoforte. Oltre ad esibirsi in piano solo, suona in duo con il sassofonista Max Ionata e in duo col batterista Lorenzo Tucci (Lunar duo),in trio con Luca Bulgarelli e Nicola Angelucci; inoltre co-dirige il quintetto Sound Advice insieme ad Andy Gravish, cui partecipano Marcello di Leonardo, Luca Bulgarelli e Max Ionata e guida un sestetto, Sound Six, con Max Ionata,Andy Gravish,Paolo Recchia,Andrea Nunzi e Renato Gattone. Dal 2002 fa parte di tanti importanti progetti del batterista Roberto Gatto, con cui si è esibito in numerosi concerti a livello internazionale, realizzando registrazioni per diversi album. Dal 2002 collabora a tutt’oggi stabilmente con Fabrizio Bosso, in qualità di organista e di pianista, e fa parte degli High Five, il gruppo più rappresentativo del successo del jazz italiano nel mondo, campione di vendite con l’album Five for Fun (Blue Note/EMI Italia 2007) e Handful of Soul (Schema 2006) insieme a Mario Biondi. Di rilievo è anche la collaborazione con il trombettista statunitense Jeremy Pelt. Luca Mannutza affianca la sua intensa attività live con quella di arrangiatore per vari artisti e progetti discografici, quali Mario Biondi, Rosalia de Souza, Filippo Tirincanti,Lorenzo Tucci. Luca Mannutza ha suonato nei più importanti jazz club italiani (Torrione Jazz Club, Panic Jazz Club, Cantina Bentivoglio, Alexanderplatz, Blue Note Milano, Pinocchio Jazz Club e molti altri) e nel mondo (Blue Note Tokio, Blue Note Osaka, Sunset e Sunside Parigi, Bimhuis Amsterdam, Pizza Express Londra, Smoke New York, Fat Cat New York) ed ha partecipato a numerose manifestazioni e festival ospite di prestigiose istituzioni come la Casa del Jazz (Roma), Umbria Jazz, Villacelimontana jazz, Moncalieri Jazz, Pescara Jazz Festival, Ancona Jazz Summer Festival, Roma Jazz Festival, Forma e Poesia nel Jazz (Cagliari), Bologna Jazz Festival, Padova Jazz Festival, Grey Cat Festival, Odio l’estate Festival, Vicenza Jazz, Festival Crossroads e molti altri in Italia e nel mondo (Jazz italiano a New York,Shangai 2010, Jakarta Jazz Festival,Dubai Jazz Festival,Parc Floral Parigi,Jazz Italiano a Pechino). Ha suonato con i piu’ importanti jazzisti italiani e stranieri ( Rava, Fresu, Bosso, Boltro, Tamburini, Amato, Scannapieco, Cisi, Giammarco, Bonisolo, Giuliani, DiBattista, Gatto, Sferra, Bonaccorso, B.Casini, Ferra, J.Pelt, J.Frahm, S.Grossman, J.D.Allen, G.Cleaver, D.Burno,B.Hart) e molti altri. Molti giornali e le maggiori riviste specializzate (Jazzit, Musica Jazz,Swing Journal,Jazz Magazine,All About Jazz) hanno recensito i suoi lavori discografici sottolineandone la bravura.

Gli Haiku sono un crossover tra ritmiche funk, beat hip-hop ed armonie soul-jazz. Il termine Haiku, simbolo di immediatezza e semplicità apparente, raffigura il caratteristico sound dei loro brani. Il gruppo è formato da Federico Privitera (tromba e tastiere), Andrea Salvato (flauto e synth) Costanza “Skalli” Bortolotti (chitarra), Vyasa Basili (basso) e Alessandro Della Lunga (batteria).

Da domenica 18 a mercoledì 21 dicembre Bologna, Camera Jazz & Music Club, Workshop musica d’insieme con Dave Kikoski Premio Massimo Mutti (21 dicembre)