Dopo lo scompiglio creato dalla faq del governo, che equiparava le mense aziendali ai ristoranti costringendo i lavoratori ad esibire il Green Pass durante la pausa pranzo, Fiom, Fim e Uilm di Bologna rilanciano e tentano di cambiare l’ordine del discorso e propongono alle aziende l’istituzione di un’ora di formazione e informazione destinata a lavoratori e lavoratrici sul tema della vaccinazione e della sua importanza. I sindacati metalmeccanici chiedono anche alla Regione di mettere a disposizione esperti sanitari per svolgere questi incontri e rispondere alle perplessità, ai dubbi e alle richieste di lavoratori e lavoratrici.

La proposta dei sindacati: un’ora di informazione sulla vaccinazione

La proposta di Fiom, Fim e Uilm è stata lanciata ieri e già in serata la Regione, attraverso una nota degli assessori al Lavoro Vincenzo Colla e alla Salute Raffaele Donini, ha risposto positivamente.
«Abbiamo deciso di utilizzare uno strumento previsto nei contratti metalmeccanici, cioè 24 ore di formazione ogni triennio – racconta ai nostri microfoni Michele Bulgarelli, segretario della Fiom-Cgil di Bologna – E, se è vero che le aziende condividono con noi l’obiettivo, abbiamo chiesto di utilizzare un’ora per realizzare un momento di formazione e informazione sul tema della vaccinazione».

Per Bulgarelli negli ultimi tempi si è parlato troppo delle forzature e delle divisioni che si sono create nei luoghi di lavoro proprio a causa della questione del Green Pass nelle mense aziendali. «Noi tutti condividiamo la necessità di velocizzare e completare la campagna vaccinale – aggiunge il segretario della Fiom di Bologna – All’azienda chiediamo anche di prendersi la responsabilità di questo incontro. Abbiamo visto un po’ troppa disinvoltura in questi mesi in cui le aziende sono sembrate non così coinvolte. Ci ricordiamo quando bisognava per forza riaprire le aziende nel momento peggiore della pandemia. Ora chiediamo alle aziende di assumersi un impegno».

A proposito dell’estensione del Green Pass non solo alle mense, ma anche per accedere al luogo di lavoro la Fiom è ferma: «Noi chiediamo che ci sia una responsabilità della politica per produrre una legge sull’obbligo vaccinale – sottolinea Bulgarelli – Non si può chiedere responsabilità individuale e collettiva a cittadine e cittadini senza un’altrettanta assunzione di responsabilità da parte di chi ha il potere legislativo».

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