Si svolgerà a Bologna, in via Zamboni 38, sabato 8 e domenica 9 febbraio l’assemblea nazionale delle precarie e sei precari dell’Università. Da settimane sono in mobilitazione contro la riforma Bernini sul pre-ruolo e contro i tagli agli Atenei che penalizzano sia assegnisti e altre figure precarie, ma che avrà conseguenze anche su studentesse e studenti, che potrebbero veder aumentare le rette.

Riforma Bernini, a Bologna l’assemblea nazionale di precari e precarie dell’Università

Sono già duecento le persone iscritte per partecipare all’assemblea nazionale delle precarie e dei precari dell’Università e provengono da diversi atenei sparsi in tutta Italia.
Già oggi l’Università si regge su una forza lavoro precaria che supera il 40%, ma qualora venisse approvata la riforma Bernini sul pre-ruolo, molta parte di quella quota verrebbe espulsa o avrebbe contratti ancora più precari, senza diritti quali la tredicesima, la maternità o le ferie.

I tagli per l’Università pubblica, inoltre, ammontano a 700 milioni, con conseguenze inevitabili per il diritto allo studio, ad esempio per quanto riguarda le borse.
Al contempo, però, le Università sembrano coinvolte nel processo europeo di militarizzazione, che assoggettano il sapere all’industria bellica, in particolare con il dual use al centro delle critiche degli ultimi tempi che riguardano la ricerca.
«Lo scopo dell’assemblea – spiega ai nostri microfoni Camilla De Ambroggi dell’assemblea precaria di Bologna – è quello di costruire una piattaforma comune di rivendicazioni che serva anche come accumulo di energie verso la primavera, quando la riforma Bernini approderà al Senato».

ASCOLTA L’INTERVISTA A CAMILLA DE AMBROGGI: