Al Bologna Jazz Festival il 15 novembre tocca alla ERJ Orchestra con “Play the music change” al Camera Jazz & Music Club, mentre la band “Taurn” che si esibirà allo Sghetto Club.

Gli eventi della serata del 15 novembre al Bologna Jazz Festival

La Big Band ERJ Orchestra è composta da 12 musicisti: Barend Middelhoff, Canio Coscia, Fabio Petretti e Piero Odorici ai sassofoni; Michele Tedesco, Riccardo Catria alle trombe; Roberto Rossi e Giancarlo Giannini ai tromboni; Alfonso Santimone per il pianoforte; Saverio Zura alla chitarra; Paolo Ghetti al contrabbasso; Stefano Paolini alla batteria.

La maggior parte di questi sono noti professionisti jazz dell’Emilia Romagna, a cui si aggiungono alcuni tra i più talentuosi e meritevoli giovani musicisti e studenti residenti in Regione. Con questo nuovo progetto, “Play of the music change”, l’Orchestra rende omaggio alle composizioni del gruppo Change con gli arrangiamenti originali di Roberto Rossi, Alfonso Santimone e Stefano Paolini.

I Change fu un gruppo molto attivo fra gli anni ’80 e ’90 di produzione italiana, e di base a Bologna ma che raggiunse livelli qualitativi al pari dei più famosi gruppi americani. Al progetto presero parte i compositori, arrangiatori e strumentisti Mauro Malavasi, Davide Romani, Paolo Gianolio, e il produttore Jacques Fred Petrus. Il primo album The Glow of Love fu realizzato nel 1980 tra Bologna e New York. Considerato tra i migliori dischi funky, ottenne un grande successo a livello mondiale e fu la prima volta che una produzione disco/funk italiana entrò nella classifica statunitense Billboard 200, spingendosi fino al #29 e ricevendo poi un disco d’oro.

Taurn è un quintetto nato nell’underground bolognese, si presenta con Giuseppe Capriello al sax tenore, Simone Ielardi alla chitarra, Vincenzo Bosco al pianoforte, Raffaele Guandalini al contrabbasso e Francesco Candelieri alla batteria. Il sound della band è un condensato del background musicale di ogni membro, con influenze che spaziano dal post bebop al jazz moderno, dai groove funk/rock alla canzone mediterranea. Spontaneità ed innovazione caratterizzano una ricerca melodica attenta, guidata dall’amore per la tradizione e l’intento di modernizzarla. Il risultato è un sound che, nonostante la sua complessità, arriva dritto al cuore dell’ascoltatore.