di Gianfranco Paoletti (Easy Pop)

Dall’ inviato di Gorizia, Gianfranco Paoletti. Tra pochi giorni Bruno Pizzul avrebbe compiuto 87 anni, e invece ci ha lasciato improvvisamente nella notte. Storico volto Rai, è l’inconfondibile telecronista che ha seguito nella sua carriera ben cinque mondiali e quattro Europei della Nazionale italiana di calcio.  Nato a Udine l’8 marzo 1938, è morto nella notte all’ospedale di Gorizia, dove era ricoverato da un paio di settimane. Lascia i i tre figli Fabio, Silvia e Anna e la moglie Maria. Ed ovviamente tutti i suoi concittadini “cormonesi. Cormons infatti è la città dove viveva Pizzul.  Ricordiamo che Pizzul iniziò la sua carriera come giocatore di calcio ma fu ingaggiato prima dalla cormonese, dove iniziò, ma a causa di un infortunio lasciò la carriera calcistica.  Dopo la laurea insegnò, poi vinse poi un concorso presso la RAI, e da lì arrivò alla Domenica Sportiva dove rimase, per tanti anni, diventando un volto familiare.  Quasi per caso si trovò a diventare telecronista ufficiale della Nazionale italiana di calcio nel 1986, sostituendo il mitico Nando Martellini.  Anche se ha vissuto a Milano, ritornava spesso in Friuli Venezia Giulia, presso la casa di famiglia,  la sua regione a cui era molto attaccato e che  ha sempre sponsorizzato in TV, nelle varie trasmissioni, fossero culinarie,  Linea Verde o Mezzogiorno in Famiglia. Sempre attivo, lo storico giornalista ha scritto per anni sul Messaggero Veneto, dove aveva la sua rubrica del lunedì. Non era raro trovarlo in piazza a Cormons ad assaporare un buon Tokai o alla Trattoria Mukerli,  o giocare a bocce. Ma quello che ha fatto grande Bruno  Pizzul è la sua semplicità, tipicamente friulana, e bontà. Non diceva mai di no ad un saluto od ad un selfie, quando lo si incontrava a Cormons. Non si è mai negato alla beneficenza, sempre fatta in maniera discreta e non appariscente. I funerali di Bruno Pizzul si terranno domani, venerdì 7 marzo 2025 nel Duomo di Cormons, il paese in provincia di Gorizia che ha visto crescere il giovane Bruno e a cui era affezionatissimo.

Famose alcune parole che ha coniato. Noi tra le tante ricordiamo questa:

– Svirgolare. Nel calcio un tiro maldestro cui è stata impressa una traiettoria sbilenca.

Alcune note.

– Cormons. Cittadina a pochi chilometri da Gorizia; famosa per i suoi colli e Vigneti, dove si producono vini di altissima qualità, ed il prelibato ed unico prosciutto di Osvaldo.

– Selfie. Bruno non diceva mai di no ad un selfie richiestogli dai suoi ammiratori o ad un saluto quando qualcuno lo riconosceva in piazza a Cormons, e si fermava a parlare con lui.

– Fake news. Anni fa uscì una fake news, notizia falsa,  di una sua prematura scomparsa. Lui ci scherzò sopra, e  finì che passò un’intera giornata al telefono spiegando alle varie redazioni giornalistiche ed agli amici che lui era invece vivo e vegeto, prendendola in ridere. Sì perché Bruno Pizzul era anche un grande umorista.

– Scuola di telecronista. Quando la RAI lo mise a riposo,  gli propose di insegnare ai giovani redattori come si fanno le telecronache.

– Messaggero Veneto. Per quasi trent’anni ha avuto il suo spazio sul famoso Giornale quotidiano il Messaggero Veneto.

– La sua prima partita commentata ufficialmente fu Juventus – Bologna nel 1970, spareggio di Coppa Italia.

– Il suo ultimo impegno avrebbe dovuto essere presenziare a Gorizia alla tappa del Giro d’Italia che sconfinava nella vicina Slovenia, con l’arrivo a Gorizia. Purtroppo non vedrà questa tappa, in questa due città. Gorizia e Nova Gorica, unite quali capitale della cultura europea 2025.