La vertenza degli accertatori della sosta Atc sbarca in Procura, con un esposto presentato contro Atc. C’è il sospetto che sia stata trasformata in una “bad company” piena di tossicità e destinata al fallimento.
Si è aperto un nuovo capitolo nella questione dei dipendenti di Atc sosta, nell’ambito della fusione Atc-Fer. Il Movimento 5 stelle ha deciso di fare sua la battaglia dei 129 dipendenti che rischiano di rimanere senza lavoro. Infatti con la creazione di Tper, gli accertatori di sosta sono stati scorporati dal grosso dell’azienda, creando una “bad company” che sembra sia destinata al fallimento, giacché i problemi e i debiti dell’ex compagnia del trasporto bolognese sono stati accollati all’Atc sosta.
I lavoratori hanno deciso autonomamente di presentare nei prossimi giorni un esposto presso la Procura di Bologna, e hanno raccolto oltre 40 firme, mentre altri 40 accertatori hanno promesso la loro adesione. La fusione, denunciano sia i dipendenti che i 5 stelle, è stata eseguita nel segno di irregolarità e senza chiarezza, tanto che anche i revisori contabili a suo tempo avevano espresso la loro perplessità sull’operazione. Una volta conclusa questa, gli accertatori si sono anche visti togliere la maggior parte dei loro compiti. Mentre prima curavano il controllo delle strisce blu, di quelle bianche, come delle infrazioni sulle corsie preferenziali, fermate bus e Ztl, ora le loro mansioni sono limitate alle strisce blu, con il controllo di appena 8 “codici di sosta”, contro i 68 che controllavano precedentemente.
Di conseguenza dal 31 gennaio nessuno controlla il resto: il comune perde oltre 100mila euro al giorno per i mancati introiti delle multe, oltre ai 500mila versati a Tper perché nei prossimi mesi formi altri dipendenti e riprenda l’accertamento.
Nel frattempo i lavoratori di Atc sosta sono a rischio esubero, dato che il comune programma una gara di appalto per l’accertamento, a cui quasi sicuramente l’azienda in questione non parteciperà. Da qui l’esposto, per capire se ci sono estremi penalmente rilevanti nello scorporo di Atc e nella successiva fusione con Tper. I dipendenti progettano poi un ricorso al Tribunale del lavoro, e sperano nel reintegro in Tper.
Daniel Degli Esposti