Con un giorno di anticipo sull’omonima festa della Cgil e con un programma in parte condiviso, domani al centro culturale Costa di via Azzo Gardino torna “La manifesta”, tre giorni di dibattiti organizzati dall’associazione Il manifesto in rete. Oggetto degli approfondimenti le grandi questioni internazionali legate ai conflitti in corso e le problematiche del lavoro, ma anche i temi caldi per la città, come la questione urbanistica, anzi “La fine dell’urbanistica“, per citare il titolo dell’incontro che si terrà giovedì alle 18.00 con Gianni Barbacetto in un inedito parallelismo tra quello che a accade a Milano e a Bologna.
La nuova edizione della Manifesta, la festa del manifesto in rete
Il programma si apre mercoledì con l’incontro organizzato in collaborazione con la Cgil di Bologna (e inserito nel programma ‘off’ di Manifesta) su “Crisi democratica e forme di partecipazione: i referendum sociali“. Sul palco saliranno il segretario della Camera del lavoro, Michele Bulgarelli, e la politologa Nadia Urbinati.
Musica e sicurezza sul lavoro per l’evento successivo, la prima parte di “Era di maggio“, un format che mescola la discussione sul palco (tra Daniela Freddi dell’Ires Cgil e Maurizio Mazzetti, ex dirigente Inail) alla playlist di brandi di Springsteen, Lennon e altri autori proposti dal cantautore Icio Caravita.
Giovedì alle 18.00, appuntamento con la discussione sull’urbanistica, uno dei temi più d’attualità in una città come Bologna attraversata da decine di cantieri che spesso alimentano il conflitto tra cittadini e amministrazione.
«A Milano come a Bologna si imbastiscono processi partecipativi a decisioni già avvenute. È un processo di raccolta del consenso più che di partecipazione. Questo non può che generare conflitto. E il numero di conflitti è ormai preoccupante. Attenzione al vicolo cieco in cui si sta infilando l’amministrazione», avverte l’architetto Piero Cavalcoli, ex dirigente alla Pianificazione territoriale della Provincia di Bologna.
Giovedì sera l’attenzione, invece, è su “Precariato, occupazione giovanile e azione sindacale“, sempre con la formula della discussione (con Michele Bulgarelli e Edi Lazzi, segretario della Fiom di Torino) intervallata dalla musica.
La Manifesta si chiude venerdì alle 18 con l’incontro “L’Europa (e l’Occidente) va alla guerra“, una riflessione su come il paradigma bellico domini il dibattito pubblico: sul palco l’ex ambasciatrice, Elena Basile, l’attivista della Gkn Antonella Bundu, Don Mattia Ferrari di Mediterranea, il giurista Domenico Gallo, Carlo Invernizza-Accetta della City University di New York. Al termine dell’incontro sarà messa all’asta una vignetta originale di Vauro per raccogliere fondi a favore di Il manifesto in rete.
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