Dopo la prima edizione a giugno scorso, dal 22 al 24 settembre torna (Fe)stivale, l’iniziativa nata dal basso dalle realtà che, nei giorni dell’alluvione che ha colpito la Romagna, hanno organizzato la solidarietà da Bologna.
Oltre alla solidarietà, però, attiviste e attivisti vogliono esprimere anche una visione politica. Da un lato, si vogliono mettere sotto esame le politiche che hanno reso possibile il disastro, e dall’altro spingere affinché non capiti più.
Oltre a ciò, l’iniziativa raccoglierà fondi per progetti di ricostruzione nei territori colpiti.

«Abbiamo diversi problemi – spiega ai nostri microfoni Marco Palma di Bologna For Climate Justice, una delle realtà che organizza l’iniziativa – Abbiamo il problema dei fondi perché alle popolazioni colpite non è ancora arrivato un euro. Ma il problema sono anche gli amministratori, che continuano come se non fosse successo niente». Palma fa riferimento a diversi progetti, dal Passante di Bologna alla seggiovia sul Corno alle Scale, che vengono fortemente contestati, ma soprattutto rendono ancora più fragile il territorio di fronte agli eventi estremi.

La seconda edizione di (Fe)stivale: la politica dal basso prende parola

La seconda edizione di (Fe)stivale sarà incentrata su “ricostruire l’Appennino nella sfida della crisi climatica”. Tre giorni di dibattiti, spettacoli, incontri e momenti di socialità per tornare a discutere dell’alluvione e raccogliere fondi per progetti di ricostruzione dal basso nei territori colpiti.
La prima giornata, quella di venerdì 22 settembre, si svolgerà alla Corte 3 di via Nicolò Dall’Arca 34, luogo da dove lo scorso maggio i volontari sono partiti per spalare il fango.
Alle 18.30 è in programma il dibattito “Sui crinali della crisi climatica: ricerca e attivismo per la ricostruzione sociale”, a partire dall’instant-book realizzato dalle ricercatrici e dai ricercatori di Researchers for Climate Justice, una discussione collettiva nella quale approfondire i nessi tra giustizia climatica e ricostruzione dal basso. A seguire, il Collettivo di fabbrica Gkn di Campi Bisenzio, che farà il punto della situazione sulla costruzione della Società operaia di mutuo soccorso.

Sabato, la serata si fa più ludica: alla Ex Centrale in via di Corticella 129, sale sul palco Pop X con lo psichedelico spettacolo ‘Anal House’ (apertura dei cancelli alle 20, live alle 22). La serata continuerà poi con la Crew Mentalità.
Domenica ci si trasferisce al circolo Arci Caserme Rosse in via di Corticella dove alle 18.30 si terrà il dibattito “Oltre l’alluvione: sentieri di ricostruzione sociale tra i crinali della crisi climatica”: interverranno Wu Ming 2 e gli abitanti di Luminasio, frazione di Marzabotto duramente colpita dall’alluvione. A seguire, cena sociale per la raccolta fondi per il progetto di ricostruzione sociale a Luminasio. Fine serata con I Ruvidi e il loro liscio da balera. I fondi raccolti supporteranno progetti di ricostruzione sociale in Appennino.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MARCO PALMA: