L’assessore al welfare Amelia Frascaroli durante i festeggiamenti del centenario della Cirenaica propone la chiusura definitiva del Cie di Via Mattei, alla presenza della ministra per l’integrazione Cécilie Kyenge. Ma il dibattito sulla chiusura delle strutture va avanti dalla loro istituzione.

Cie: Amelia Frascaroli propone la chiusura del centro di Via Mattei

L’assessore al Welfare chiede che la struttura di via Mattei, al momento in via di ristrutturaz

ione durante la festa multietnica della Cirenaica, a pochi giorni dalla revoca decisa dalla Prefettura dell’affidamento in gestione della struttura di via Mattei al consorzio ‘Oasi’.

“Il Prefetto stesso ha ritenuto non dignitoso tenerlo aperto ma speriamo vivamente che questa sia l’occasione per affermare che il Cie non venga riaperto“, ha affermato Frascaroli, secondo la quale “potrebbe essere il primo passo per raggiungere l’obiettivo che i Cie non esistano più”.

Le risponde Nicola Grigion di Melting Pot, oggi ospite ai nostri microfoni: “Ci sono dieci, quindici anni di biografia di movimenti che si sono opposti alla chiusura. 9 Cie su 13 sono in ristrutturazione perché queste strutture sono stati distrutti dalle rivolte interne. Se di rivolte si tratta le condizione di detenzione pone un problema gigante. Nel dicembre scorso una sentenza del Tribunale di Crotone ci ha detto che ribellarsi nei Cie è legittima difesa. L’assessore coglie un dibattito già aperto da diversi punti di vista”.

E conclude: “La storia dei Cie è una storia di permanenti violazioni dei diritti umani. E’ importante anche affiancare una discussione sulla detenzione amministrativa: con un po’ di fioriere e le vetrate al posto delle sbarre i Cie non possono essere accettati. Le amministrazione possono essere punti fondamentali per rifiutare che queste strutture siano ospiti nei territori della propria amministrazione”.