Questa mattina i comitati Sisma.12 e Finale Emilia Terremotata hanno raggiunta la sede della Regione Emilia Romagna per consegnare al presidente e commissario per il terremoto Vasco Errani 12.000 firme, e presentare le proprie istanze. Dopo un lungo braccio di ferro il dialogo tra le parti è però saltato.

I comitati popolari delle zone terremotate dell’Emilia si sono ritrovati davanti alla sede della Regione di via Aldo Moro questa mattina. In uno scatolone 12.000 firme raccolte dai cittadini del cratere sismico pronte per essere consegnate nelle mani del Presidente Errani. Tra le richieste dei gruppi Sisma.12 e Finale Emilia Terremotata la sospensione dei mutui per i privati cittadini con la casa ancora inagibile e alcune proposte di fiscalità di vantaggio per le aziende.

Queste istanze, insieme alla consegna delle firme, non sono però state rivolte direttamente al commissario per il terremoto. Tra le parti si è infatti creato un muro contro muro che non ha portato ad alcunché. I comitati chiedevano che fosse Errani a scendere sotto la sede per confrontarsi, mentre quest’ultimo ha dato la propria disponibilità ad accogliere una delegazione dei cittadini, ma senza la presenza della stampa. “Avremmo voluto che il presidente si confrontasse in maniera concreta con noi e che potessimo salire tutti, alla presenza della stampa – spiega Sandro Romagnoli di Sisma.12 – Errani si è rifiutato di confrontarsi e fare poi una conferenza stampa congiunta”.

Le 12 mila firme sono state quindi consegnate successivamente alla portineria della Regione, senza che i comitati e Vasco Errani riuscissero a trovare un dialogo costruttivo. Sono tre le questioni primarie per la ripresa avanzate e sottoscritte dai cittadini: la sospensione del pagamento dei mutui per le case ancora inagibili, una serie di proposte per una fiscalità di vantaggio a sostegno delle aziende delle zone terremotate, oltre a un intervento sulla burocrazia, le cui norme in diversi casi rappresentano un ostacolo ulteriore alla ricostruzione.

Andrea Perolino