Tra gli slogan di Salvini, gli appelli del Papa e le dichiarazioni quotidiane e contraddittorie di Conte e Di Maio, il fatto che 49 migranti e diversi volontari siano bloccati in mare da oltre 2 settimane sembra passare in secondo piano. Abbiamo parlato della situazione a bordo con Alice, una volontaria di Mediterranea rientrata a Bologna ieri in seguito al cambio dell’equipaggio.
Alice di Sea Watch ci parla direttamente dalla nave
I bisticci politici continuano, ma l’ultima posizione del governo gialloverde sembra essere quella del Premier Conte secondo cui l’Italia potrebbe accogliere 15 dei 49 migranti a bordo. Le navi Sea Watch 3 e Sea Eye, con a bordo complessivamente 49 migranti, sono bloccate dal 22 dicembre 2018 nel mar Mediterraneo in attesa di un porto sicuro dove poter sbarcare. Finora nessun Paese ha formalmente autorizzato l’attracco, Italia compresa. Malta ha concesso alle due navi l’autorizzazione ad entrare nelle sue acque nazionali, senza però autorizzare lo sbarco dei migranti. “Quello che pesa di più – commenta Alice di Mediterranea, a bordo di Sea Watch fino a 3 giorni fa – è sicuramente l’indifferenza e la superficialità con la quale si lasciano queste persone più di 2 settimane in mare. Da quel che so io è una dei primi casi di persone che vengono lasciate così tanto tempo in mare. Con anche dichiarazioni ridicole, del tipo Malta che dice potete ripararvi all’interno nella nostra zona ma non potete effettivamente avvicinarvi sul serio e sbarcare. Fa sicuramente pensare a quanto sia grande l’indifferenza e la superficialità di chi fa queste dichiarazioni”.
Nel frattempo il maltempo ha costretto tutte le persone a bordo a ripararsi all’interno, “il che è un bene ma anche un male – racconta Alice – perché si ritrovano 32 persone ammassate in una stanza molto piccola, dove ci sono persone da 10 nazionalità diverse, ci sono delle donne, ci sono 3 bambini e 4 minori. Non ci sono casi medici gravi però anche banalmente un mal di mare in uno spazio piccolissimo significa che nel giro di poche ore tutti quanti avranno il mal di mare insomma, non è una situazione piacevole”.
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