Due artisti bolognesi, Mirko Donati (classe ’69) e Andrea Melò (classe ’68). Due esploratori della materia, tra artigianato e sensibilità contemporanee. Il primo, Donati, autodidatta, nomade e riciclatore di svariati materiali di recupero; il secondo, Melò, scenografo e scultore, esplora le materie integrandole con processi digitali dalla modellazione alla stampa 3D. Due materie, due concezioni del tatto e del materico, due opere di cristallizzazione dell’effimero, in mostra all’ex edicola Lino’s in via del Pratello 68a per Scartavetro, una delle numerose esposizioni inaugurate in occasione di ArtCity Bologna 2025, il programma istituzionale ormai giunto al termine del suo percorso.
Arte e artigianato: l’esposizione di Mirko Donati e Andrea Melò
E anche la sede, dicevamo, ricopre un ruolo particolare: allo stesso tempo nascosto – in rapporto alle altre sedi espositive del periodo di ArtCity – e centrale nella zona: l’edicola Lino’s. Un’edicola che, dalla scomparsa del suo storico proprietario Lino Neri, è passata sotto la gestione di Viola Bertolini e Lara Carrino che hanno dato al luogo un’attenzione particolare per la cultura in generale. Edicola, ma anche sede espositiva per mostre e altro.

Mirko Donati, Lampade e quadro crata, dettaglio
Abbiamo parlato con Francesca Bellucci, curatrice di un’inedita esposizione in cui vetro e ferro, fragilità e forza, natura e artigianato si complimentano nella location della Lino’s. «Era importante far vedere come la tecnica, l’utilizzo del materiale, sia una cosa che si evolve col tempo. In un momento in cui sembra che tutto si possa ottenere velocemente, in cui è tutto poco materico, abbiamo portato due artisti che lavorano materie molto solide ma anche molto fragili, come il vetro, o fogli di carta igenica». Un opera tra sensibilità contemporanee e artigianato, che tiene in contro anche le ispirazioni dalla natura, da «da foglie d’acero a ginko biloba, da spighe di grano a calabroni, dando alla fragilità una durata temporale importante, rendendo permanente ciò che non lo è».
E, a proposito della Lino’s, «a me come alle attuali proprietarie piaceva molto l’idea di unire il concetto di “libro” e “immagine”. Unire due forme di visione che implicano attenzione e lentezza, in uno spazio che d’ora in poi verrà dedicato alle esposizioni, ci è venuto naturale».
L’esposizione è stata inaugurata la sera di Art City White Night, sabato 8 febbraio, con la selezione musicale della cantante e compositrice bolognese Susanna La Polla De Giovanni, in arte Suz. La mostra è visitabile fino al 23 febbraio.
QUI UN ESTRATTO DALLA NOSTRA INTERVISTA A FRANCESCA BELLUCCI: