In occasione dell’avvio dei lavori di riqualificazione di un viale alberato lungo via Galliera Sud a San Pietro in Casale, un gruppo di cittadini ha dato vita ad un presidio di protesta contro il progetto dell’Amministrazione che porterebbe all’abbattimento di decine di alberi sani, alcuni di più di cinquant’anni d’età, che verrebbero poi sostituiti con altre piante.
Sono gli attivisti di “Alberi di San Pietro“, un comitato nato appena un mese fa, quando è stato reso noto il progetto di riqualificazione del viale, al quale oppongono un progetto alternativo che salverebbe le piante sane.

Il comitato di cittadini per non sacrificare gli alberi

«Noi non siamo contro il progetto di riqualificazione del viale – spiega ai nostri microfoni Valerio Gallerati, uno dei membri del comitato – Ciò che contestiamo è che per i lavori di riqualificazione debbano essere abbattute anche piante sane o salvabili».
Sono 115 gli alberi che fiancheggiano il viale di San Pietro in Casale che conduce al centro storico della cittadina. Di questi, circa la metà versa in condizioni pessime, anche a causa di quella che i cittadini considerano una manutenzione assente o di interventi di pavimentazione successivi alla piantumazione. Ma la restante metà è costituita da vecchi alberi, presenti da più di cinquant’anni, che forniscono un’ombreggiatura considerevole, insieme ad altri che non sono in condizioni ottimali ma che, secondo una perizia commissionata dallo stesso Comune, potrebbero essere salvati.

«Noi non vogliamo salvare tutte le piante, siamo d’accordo che quelle irrecuperabili vengano abbattute – continua l’attivista – Così come siamo d’accordo la necessità di abbattere le barriere architettoniche e creare una pista ciclabile».
Ciò che contestano i cittadini, quindi, è l’abbattimento delle piante sane e l’ostinazione dell’Amministrazione nel non voler prendere in considerazione progetti alternativi, come quello elaborato dal comitato stesso che prevederebbe la realizzazione di due bike lane.

Il comitato ha incontrato il sindaco Claudio Pezzoli in due occasioni. Nella seconda, svoltasi anche alla presenza degli agronomi che hanno effettuato la perizia e dei tecnici comunali, il progetto alternativo presentato dal comitato è stato ritenuto «plausibile», riporta Gallerati.
Ciononostante, il Comune tira dritto per quella che il comitato considera una posizione politica, oltretutto «calata dall’alto, senza nemmeno un percorso partecipato come afferma lo stesso statuto comunale, una legge regionale e le prassi di molti Comuni di ogni parte d’Italia».

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