Non solo ricerca scientifica, con dimostrazioni, esperimenti, incontri e giochi, ma anche focus su temi come economia, politica, salute, arte e letteratura, con anche stand dedicati ai più giovani. Il tutto con un unico filo conduttore, esplicitato dal titolo dell’edizione di quest’anno: “Ripensaci”, un appello «inteso – spiega il prorettore alla Ricerca dell’Università di Bologna Alberto Credi – come invito a riflettere sul mondo che ci circonda e su minacce come la pandemia e le alluvioni, per cambiare prospettiva, rivedere le nostre conoscenze e fare, quindi, scelte ragionate».

La Notte dei Ricercatori (e delle Ricercatrici) in piazza Lucio Dalla

È l’edizione 2023 della Notte europea dei Ricercatori, che torna venerdì 29 settembre dal pomeriggio (a Bologna si parte alle 18) a mezzanotte e vedrà protagonisti circa 250 ricercatori non solo in piazza Lucio Dalla a Bologna, ma anche a Cesena, Forlì, Ravenna, Faenza, Rimini e Ferrara. Nel capoluogo emiliano ci sarà anche un ospite d’eccezione, l’attore bolognese Vito, che «passeggerà tra gli stand assieme al pubblico, intervisterà i ricercatori e chiacchiererà con i cittadini», spiega ai nostri microfoni Paola De Nuntiis, coordinatrice del progetto Society e ricercatrice del Cnr

In piazza Lucio Dalla saranno presenti oltre 60 stand, e le attività saranno suddivise in tre macroaree: “Interpretare il passato“, “Esplorare il presente” e “Immaginare il futuro“.
Il tutto con l’obiettivo di «indagare i grandi temi dell’attualità come intelligenza artificiale, biodiversità, cambiamenti climatici o rigenerazione urbana», nella convinzione, sottolinea il prorettore, che «la ricerca sia anche un antidoto all’infodemia, vale a dire la diffusione ‘virale’ di un numero eccessivo di informazioni di basso livello e non verificate, che disorientano i cittadini».

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ALBERTO CREDI:

ASCOLTA L’INTERVISTA A PAOLA DE NUNTIIS: