Torna la sesta edizione di Resilienze Festival, dal 26 al 29 maggio presso Le Serre Dei Giardini Margherita. Resilienze Festival è un progetto ideato e prodotto da Kilowatt che vuole parlare di grandi trasformazioni planetarie mostrando le interazioni, i legami e le connessioni tra ambiente, società, economia e cultura, interrogando i linguaggi dell’arte per esplorare punti di vista alternativi. Quattro giorni di eventi, talk e spettacoli dal vivo per raccontare una nuova prospettiva verso il cambiamento.

Quattro giorni di Festival all’insegna delle connessioni ambientali

Il concept di quest’anno è Fuori dal binario, un invito a non accettare alcuna forma di riduzionismo, a partire dalle opposizioni binarie che semplificano la lettura del mondo senza offrire occasioni per capirlo veramente. Come racconta Gaspare Caliri di Kilowatt «significa provare a fare quello che ha sempre fatto Resilienze Festival: occuparsi di temi ambientali partendo da punti di vista diversi. Uscire quindi dai binari tradizionali, mettere in discussione alcune delle dicotomie, alcune delle scelte binarie che il pensiero riduzionista dilagante della contemporaneità ci obbliga ad affrontare. Alcune delle dicotomie di cui parleremo sono tra valore intrinseco e valore strumentale dell’arte, tra soggetto e oggetto, quindi tra la soggettività dell’essere umano e naturale».

La main artist della sesta edizione di Resilienze Festival è Robertina Šebjanič, artista e ricercatrice, il cui lavoro esplora le realtà biologiche, chimiche, politiche e culturali degli ambienti acquatici e l’impatto dell’umanità sugli altri organismi. La sua ricerca si posiziona all’intersezione tra arte, tecnologia e scienza, per comprendere e riconoscere i diritti delle altre specie (non umane). «È una figura ibrida, anche lei esce dal binario delle figure per cui o sei solo artista o solo ricercatrice. Lei è tutte e due le cose: prende infatti suoni legati all’acqua, ma sono suoni mai decidibili fino in fondo, non si sa se sono suoni antropici o suoni naturali» racconta Gaspare Caliri.
Robertina Šebjanič porterà al festival due opere e un’istallazione che parlano del rapporto tra umanità e acqua. Atlantic Tales, un canto tradizionale irlandese “sean-nós” si fonde con le registrazioni ambientali da sopra e sotto la superficie dell’Oceano Atlantico in una narrazione immersiva; Co-sonic, una nuova opera originale site specific per le Serre dei Giardini e Aquatocene, una composizione sonora che indaga il fenomeno dell’inquinamento acustico subacqueo creato dall’uomo negli oceani.

All’interno delle spazi delle Serre prenderà anche vita un progetto di realtà virtuale site specific, L’Hera Vr Lab, un’esperienza di mixed reality che indaga i limiti della percezione tra reale e virtuale, falso e vero.

Per scoprire gli altri eventi di Resilienze Festival consultare il sito.

ASCOLTA L’INTERVISTA A GASPARE CALIRI: