Continua la battaglia sulla rappresentanza tra Fiom e Cgil. Trapelano notizie circa un ricorso della segreteria agli organi statutari per sanzionare i metalmeccanici. Papignani: “Se commissariati, sarà per obiettivi politici diversi.”

Sempre più tesa la situazione in casa Cgil. Il più grande sindacato italiano deve fare i conti con la fronda interna della Fiom che non accetta il recente accordo sulla rappresentanza sindacale. I metalmeccanici rifiutano di uniformarsi all’accordo firmato con Confindustria, giudicandolo negativo nel metodo e nel merito.

La segretaria generale Susanna Camusso, ha così scritto di suo pugno una lettera agli organi statutari per domandare sanzioni contro il numero uno Fiom, Maurizio Landini, reo di violare il principio di unicità dell’organizzazione. Intanto circolano voci, circa la possibilità di un commissariamento della Fiom stessa.

“Abbiamo deciso una consultazione con i lavoratori, ma ci è stata negata con un voto del direttivo e una presa di posizione della segretaria generale, e adesso pare si voglia far ricorso agli organi statutari per impedire il nostro dissenso” dice Bruno Papignani, segretario regionale della Fiom, ripercorrendo gli ultimi avvenimenti.

“Mi pare assurdo -continua- che si risponda in termini di potere, in termini di sanzioni, in termini statutari.Siamo di fronte a un gruppo dirigente inadeguato. Il problema attuale è ripristinare la democrazia in Cgil.”

Se qualcuno -conclude Papignani- volesse commissariare la Fiom farebbe una pazzia in assoluto. A quel punto vorrebbe dire che ha il disegno in testa di distruggere la Cgil per obiettivi politici diversi.”