Si chiama “La cura – Quanto vale un corpo?” e il titolo è già un manifesto. Del resto, la frase con cui sceglie di presentare il crowdfunding per sostenere il progetto è mutuata dal “Manifesto della cura” di The Care Collective, pubblicato in Italia da Edizioni Alegre: «In questo mondo l’incuria regna sovrana». Il nuovo documentario prodotto da Smk Videofactory insiste su uno dei temi centrali del presente, che a causa della pandemia è balzato prepotentemente sotto i riflettori. A lavorarci sono Tiziana Francesca Vaccaro e Teresa Sala, che nel film raccontano storie di donne impegnate nei lavori di cura, sacrificando spesso la cura di sé e delle persone care.

Il documentario “La cura – Quanto vale un corpo?”

«Stefania fa la badante 7 giorni su 7 ma ha più malattie dei suoi assistiti; Galia fa la babysitter ma non vede i suoi figli da dieci anni. E poi Manuela ed Anna, che lavorano come infermiere in un hospice accompagnando le persone negli ultimi momenti di vita. Sono nomi, volti, mani, braccia. Cosa hanno in comune? Sono corpi che si prendono cura di altri corpi. Ma di loro chi si prende cura?». È così che le autrici presentano il loro lavoro, che è possibile sostenere sulla piattaforma GoFundMe. Un crowdfunding per far vedere la luce ad un documentario che tocca tutti i temi connessi alla cura, come lo squilibrio di genere e la razzializzazione di quella tipologia di lavoro.

GUARDA IL TRAILER DEL DOCUMENTARIO:

«Mai come in questo momento storico il tema della cura è fortemente centrale nelle nostre vite. Senza le lavoratrici (e i lavoratori) della cura, che soprattutto quest’anno hanno lavorato indefessamente, molte delle nostre persone amate probabilmente non ci sarebbero più – osservano le autrici – Nel momento massimo di distanziamento fisico, a tutt* è stata negata la prossimità per paura del contagio, a tutt* tranne alle persone che dei corpi si prendono cura, perché i loro corpi sono necessari all’ingranaggio».
La cura, però, non è solo un tema economico legato a prestazioni professionali da erogare, ma è un campo di azione particolare, «un miscuglio di sentimenti, emozioni, umanità».

Da questi presupposti il documentario si interroga sull’impatto che ha la cura sull’essere umano, sul senso di amicizia e di amore di cui tutt* abbiamo profondamente bisogno.
Del resto, il manifesto citato da Vaccaro e Sala propone proprio una rivoluzione nella cura, che non sia esclusivamente regolata da relazioni famigliari in senso stretto, di sangue, ma che preveda una collettivizzazione solidale.

ASCOLTA L’INTERVISTA A TERESA SALA: E TIZIANA VACCARO: