Sono diverse, purtroppo, le città italiane che nel 2024 hanno superato i limiti di PM10 nell’atmosfera: è questo ciò che emerge da una fonte assolutamente autorevole quale il report Mal’Aria di città 2025 di Legambiente.

Prima di scoprire le statistiche, che come vedremo in seguito sono tutt’altro che incoraggianti anche in considerazione dei più stringenti limiti che saranno introdotti negli anni a venire, facciamo il punto su cos’è il PM10 e perché è necessario che la sua presenza nell’aria non sia eccessiva.

PM10: cos’è e perché rappresenta un pericolo per la salute

Quella che viene definita PM10 è la principale categoria di polveri sottili che possono essere presenti nell’atmosfera.

Le polveri sottili sono delle particelle di dimensioni minuscole, dovute nella grande maggioranza dei casi a inquinamento generato da attività antropiche, come il traffico veicolare o il riscaldamento degli edifici, e solo in modo marginale a fenomeni naturali; il PM10 è così denominato in quanto tali particelle (Particulate Matter) hanno un diametro non superiore a 10 µm (micrometri).

La pericolosità delle polveri sottili è dovuta al fatto che possono facilmente introdursi nell’organismo attraverso inalazione, di conseguenza se ci si espone in modo costante a quantità significative di PM10 vi è la possibilità di sviluppare dei disturbi o, nei casi più gravi, delle serie patologie.

Tutti i cittadini, dunque, sono esposti a quanto di negativo può comportare una presenza eccessiva di PM10 nell’atmosfera, fermo restando che le polveri sottili possono essere un pericoloso inquinante anche in ambienti circoscritti, come ad esempio dei capannoni industriali.

Le aziende che svolgono attività che comportano la produzione di polveri sottili, e i cui dipendenti sono dunque significativamente esposti ad esse, devono necessariamente adottare delle misure di sicurezza specifiche, ad esempio facendo indossare al proprio personale degli idonei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), oppure utilizzando delle strumentazioni professionali: nel sito web dell’azienda Depureco, ad esempio, si possono individuare dei modelli di aspiratore per polveri sottili in grado di rispondere in maniera ottimale a queste esigenze di sicurezza.

Le soglie di PM10 attualmente vigenti in Italia e in Europa

Attualmente le soglie stabilite dalla normativa europea, che vige dunque anche in Italia, prevedono per il PM10 un duplice limite: non deve essere superato un valore annuale di 40 µg/m³, inoltre il limite giornaliero di 50 µg/m³ non può essere superato per più di 35 volte nell’arco di un anno.

Se si eccedono questi limiti, un territorio non può considerarsi sicuro per quel che concerne questa minaccia per la salute, e purtroppo le città italiane che sono andate oltre le soglie nell’anno da poco concluso sono state diverse.

Su 98 città italiane, 25 hanno superato il limite giornaliero

Secondo il report Mal’Aria di città 2025, nel 2024 nessuna città italiana è andata oltre il limite annuale di 40 µg/m³, tuttavia il limite giornaliero di 50 µg/m³ è stato in più occasioni superato per più di 35 giorni: ben 25 delle 98 città italiane di cui Legambiente disponeva dei dati ufficiali sono state protagoniste di questo tipo di sforamento.

Il dato più negativo è stato quello rilevato dalla stazione di Frosinone scalo, dove il limite di 50 µg/m³ è stato superato per ben 70 giorni nell’arco dell’anno, seguono al secondo posto la centralina di via Marche a Milano, con 68 sforamenti, e al terzo quella del quartiere Borgo Milano a Verona, con 66.

L’Unione Europea introdurrà soglie più stringenti nel 2030

Come si accennava, negli anni a venire l’Unione Europea introdurrà delle soglie ancor più rigoroseper quel che riguarda la presenza di PM10 nell’atmosfera.

Più esattamente, a partire dal 1 gennaio 2030, diverrà attivo un limite annuale di 20 µg/m³, e se esso fosse stato in vigore già nel 2024 la situazione italiana sarebbe stata davvero disastrosa: secondo Legambiente, infatti, tra le 98 città di cui si conoscono dei dati ufficiali, appena 28 rientrerebbero in tale soglia.

È assolutamente necessario, dunque, innalzare i livelli di guardia per ridurre la presenza di PM10 nell’atmosfera: al di là di quali siano le soglie limite, la pericolosità di queste sostanze è conclamata, dunque c’è ancora molta strada da fare affinché l’aria di diversi territori italiani possa essere considerata realmente salubre.