Il Passante di Bologna non è una questione chiusa. Almeno non lo è per Bologna for climate justice che, al rientro dei bolognesi in città, tornano sulla questione con un video di tre minuti in cui spiegano le ragioni dei detrattori dell’opera.
«Le/i bolognesi hanno pochissime informazioni al riguardo – osserva Bologna for climate justice – Nonostante la retorica sulla partecipazione, infatti, a Bologna si sa ben poco del progetto di allargamento di autostrada e tangenziali, e ancor meno sulle sue conseguenze».

Il video degli ecologisti contro il Passante di Bologna

L’associazione ambientalista, dunque, conta di far sapere a cittadine e cittadini quali sono le conseguenze cui si andrà incontro con il progetto del Passante. «A partire dall’aumento del traffico e delle code – osserva Bologna for climate justice – importanti casi studio internazionali hanno infatti dimostrato che la realizzazione di ulteriori corsie ha portato all’allungamento dei tempi di percorrenza». Più traffico significa più inquinamento, ma anche consumo di suolo e peggioramento della qualità della vita.
Al contrario, sottolineano gli ambientalisti, l’Amministrazione «si nasconde dietro a slogan come “l’opera simbolo della transizione energetica nazionale” per non ammettere che le/i bolognesi pagheranno un prezzo altissimo».

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Bologna for climate justice sottolinea anche l’impatto che il Passante potrebbe avere sulla salute di cittadine e cittadini. Tuttavia – aggiunge l’associazione – il sindaco Matteo Lepore rifiuta di promuovere la Valutazione di Impatto Sanitario dell’infrastruttura richiesta con una lettera al primo cittadino a febbraio 2022 da decine di associazioni. Cosa c’è da nascondere?».