Sono partiti in questi giorni i primi cantieri per l’allargamento della rete ciclabile cittadina di Bologna. In conferenza stampa a Palazzo d’Accursio l’assessora alla nuova mobilità e alle infrastrutture Valentina Orioli ha snocciolato i dati delle opere che il Comune intende realizzare per promuovere la mobilità dolce – bici, ebike, monopattini. 

Nella prima parte di quest’anno apriranno i cantieri per la costruzione di 49 nuovi chilometri di pista ciclabile, ai quali vanno aggiunti 10 chilometri di riqualificazione di tratti esistenti e il completamento di altri 2.4 già avviati. L’impegno continuerà nella seconda parte dell’anno con ulteriori 12.7 chilometri di nuove piste e 9.5 di riqualificazione. Costo complessivo: 11.6 milioni di euro.

11.6 milioni di euro nel 2022 per le piste ciclabili a Bologna

Ma nel corso della legislatura il Comune di Bologna spera di espandere ancora di più i percorsi dedicati alla mobilità leggera. «Sono in via di definizione una serie di ulteriori interventi per 4 milioni di euro e 24 chilometri di nuove ciclabili» scrive l’amministrazione in una nota, specificando come questi fondi saranno dedicati al collegamento dei nodi ferroviari e metropolitani con le sedi dell’Università.

Nelle risposte dell’assessora Orioli alle domande dei giornalisti emergono i dettagli del progetto. L’impostazione prevalente nei nuovi progetti è quella di realizzare piste bikelane, cioè inserite su strada e non ricavate dall’allargamento dei marciapiede. Ancora non ci sono progetti pubblici per i servizi ai ciclisti – pompe per le ruote, ciclofficine pubbliche – «ma arriveranno presto» promettono da Palazzo d’Accursio.

«La possibilità di vietare i motori a scoppio nell’abitato – come alcune grandi città europee programmano di fare – è sul tavolo a Bologna?» chiediamo. «Bologna ha già la ztl ambientale e abbiamo iniziato a vietare alcune auto a seconda del livello emissivo» ci risponde l’assessora. Per ora niente divieto, insomma.

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Lorenzo Tecleme