Il prossimo week-end, il 4 e 5 settembre, la Lega di Matteo Salvini darà vita ad una festa in Montagnola. “Bologna bella e sicura” è il titolo dell’iniziativa, che conta di lanciare il candidato sindaco della destra per le elezioni comunali, Fabio Battistini.
A presidiare la Montagnola, però, ci saranno i circoli Arci RitmoLento e Binario 69, che da anni animano quel luogo e che non accettano la retorica securitaria leghista. Per questo daranno vita a “Questo non è il Papeete“, un controfestival fatto di cultura, musica e politica.

In Montagnola il controfestival in risposta alla kermesse della Lega

«Non volevamo lasciare la Montagnola alla strumentalizzazione di Salvini e delle destre – spiega ai nostri microfoni Francesca, una delle organizzatrici del controfestival – Non ci stiamo alla retorica di Salvini di prendere alcune zone della città, come la Montagnola, la zona universitaria e il Pilastro, per farci una passerella elettorale».
La Lega, sottolineano gli organizzatori, non ha contribuito a riqualificare e animare quegli spazi, che invece sono diventati laboratorio per elaborare strategie per combattere la marginalità sociale.

Domani, sabato 4 settembre, la cultura e la politica saranno protagoniste, con momenti open-mic, riflessioni sulle trasformazioni urbane, sulla repressione e anche sul Ddl Zan. Questo ultimo tema, in particolare, viene ripreso perché alla festa della Lega è atteso Andrea Ostellari, il senatore leghista bolognese che è tra i maggiori responsabili del blocco della legge al Senato.
Domenica, invece, ci sarà spazio per una jam session musicale. I circoli Arci hanno lanciato una call a cui hanno risposto diversi artisti, che si alterneranno sul palco del controfestival.

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