Non nasconde la propria soddisfazione il Comitato No Grandi Navi di Venezia che, dopo anni di battaglie contro il passaggio di enormi imbarcazioni in laguna, ora applaude il decreto governativo appena approvato, che ne vieta l’ingresso in laguna a partire dal primo agosto.
«È sicuramente un’ottima notizia, non c’è ombra di dubbio – commenta ai nostri microfoni Tommaso Cacciari, portavoce del Comitato No Grandi Navi – A differenza del decreto del primo aprile, che restava molto nel vago offrendo molti spiragli alle compagnie da crociera per continuare a entrare in laguna, questo ultimo decreto fissa una data e segna un divieto per cui non ci sono deroghe».

La vittoria dei No Grandi Navi dopo 10 anni di lotta

Cacciari ai nostri microfoni sottolinea che nel nuovo decreto sono stati ulteriormente abbassati i limiti di stazza lorda per le navi che possono entrare: 25mila tonnellate, mentre il documento precedente li fissava a 45mila. Oltre a ciò, i limiti riguardano anche la lunghezza a 180 metri e l’altezza a 35 metri.
Altra buona notizia riguarda la cosiddetta soluzione transitoria a Marghera, che vincola per la prima volta l’autorizzazione ad una valutazione di impatto ambientale (Via) che complicherà molto la vita alle grandi navi.

«Non è una vittoria definitiva – mette però in guardia Cacciari – perché nel decreto si prevedono risarcimenti alle compagnie crocieristiche. Noi dobbiamo pagare dei risarcimenti per cosa? A chi? A delle multinazionali finanziarie che hanno per decenni speculato e venduto la nostra città? Sono loro che dovranno risarcire i cittadini veneziani per tutti i danni, per l’inquinamento e per lo sfruttamento che hanno imposto alla nostra città».

In ogni caso, i No Grandi Navi esprimono soddisfazione e sono convinti che i dieci anni di mobilitazione e lotta, non ultima la manifestazione dello scorso 5 giugno di cui si è parlato in tutto il mondo, abbiano giocato un ruolo determinante, insieme all’ultimo dossier dell’Unesco che paventava di inserire Venezia tra i siti a rischio.
«Nessun partito ci ha mai appoggiato – sottolinea Cacciari – e oggi sui quotidiani locali gli esponenti di tutti i partiti storcono il naso. Ma questa è una vittoria che rivendichiamo con orgoglio».

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