Il prossimo 10 maggio, in occasione dell’anniversario delle Bücherverbrennungen, i roghi di libri avvenuti la notte del 10 maggio 1933 in Germania da parte dei nazisti, l’Associazione Italiana Biblioteche organizza “Libri salvati”, una rassegna di letture pubbliche di libri proibiti. La presidente di Aib: “Anche oggi segnali inquietanti”

Libri bruciati dal nazismo: oggi l’anniversario

Era la notte del 10 maggio 1933 quando, a Berlino e in altre città tedesche, le autorità diedero vita alle Bücherverbrennungen, i roghi di libri invisi al nazismo. I roghi furono l’atto finale di una vasta campagna per la “pulizia” della cultura tedesca mediante il fuoco. Furono bruciate le opere di centinaia di autori considerati non conformi all’autentico spirito tedesco, perché di origine ebraica o perché portatori di visioni del mondo distanti da quelle del regime.

Insieme alle opere dei fondatori del comunismo – Marx, Engels, Lukács, Luxemburg, Lenin, Trockij ed altri – finirono al rogo i libri di Einstein, Gide, Schnitzler, Brecht, Darwin, Zola, Hemingway, Kafka, H. G. Wells, Hesse, London, Joyce, Dos Passos, Kraus, Gor’kij, Proust, Musil, Freud, Benjamin, Mann, Majakovskij e tanti altri grandi della letteratura e della scienza.

I roghi furono trasformati in solenni cerimonie, inaugurate dal saluto plaudente di rettori, gerarchi del regime, leader degli studenti, e dai festeggiamenti di folle entusiaste, tutti persuasi che – come sostenne il ministro della propaganda Joseph Goebbels – questo fosse il migliore rimedio “alla decadenza e alla corruzione morale! L’uomo tedesco del futuro non sarà più un uomo fatto di libri, ma un uomo fatto di carattere”.

Ottantasei anni dopo, l’Associazione Italiana Biblioteche (Aib) organizza una rassegna che risponde a quella pagina nera della storia europea. “Libri salvati” è il nome dell’evento, che si svolgerà in contemporanea in decine di biblioteche italiane, attraverso una rassegna di letture pubbliche di libri proibiti.
“È un’iniziativa di sensibilizzazione sull’importanza della diversità culturale e della libertà di espressione”, spiega ai nostri microfoni Rosa Maiello, presidente nazionale di Aib.

Nel concreto, le singole biblioteche, ma anche altre entità culturali, potranno organizzare letture pubbliche di uno o più testi messi al bando dal nazismo.
“Noi oggi non conosceremmo la teoria della relatività di Einstein – sottolinea Maiello – se i suoi libri fossero andati persi, dal momento che furono mandati al rogo perché lo scienziato era ebreo. Allo stesso modo non conosceremmo il pensiero di Freud o di Darwin”.

Le iniziative del 10 maggio, che verranno raccolte sul sito di Aib, saranno anticipate da una giornata di studi, prevista per il 6 maggio a Roma, intitolata “La banalità della censura“. Storici, esperti e giornalisti si confronteranno sulle infinite vie della censura, sia nella storia che nel presente.
E proprio nel presente alcuni segnali sono inquietanti. Seppur simbolici, i “roghi” di libri continuano. Anche in Italia, dove alcuni sindaci hanno deciso di mettere al bando dai cataloghi delle biblioteche alcuni testi sgraditi a loro o ad alcuni loro elettori.
“Per questo motivo – conclude Maiello – abbiamo sentito il bisogno di istituire un osservatorio sulla censura, composto da tutti i referenti delle nostre sezioni regionali”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A ROSA MAIELLO: