Venerdì 4 luglio alle 21.30, al Casalone di RitmoLento (via San Donato 149, Bologna), arriva L’era d’oro, documentario di Camilla Iannetti che segue per alcuni anni la quotidianità di una famiglia composta da sole donne, tra Hull e Palermo. La proiezione rientra nella rassegna Nuovo Cinema Casalone ed è parte del programma “Per Chi Crea”, promosso da Mic e Siae.
La trama e la nascita di “L’era d’oro”
Al centro del documentario ci sono Lucy, sua madre Roberta e la sorella minore Danny, osservate nel passaggio delicato che accompagna la nascita della piccola Futura. Lucy vive in Inghilterra da cinque anni e si prepara a diventare madre; la sua famiglia è arrivata da Palermo per starle vicino. Intanto, il suo rapporto con Kitim (il giovane gambiano conosciuto l’estate precedente e padre della bambina) si costruisce a distanza.
Dopo la nascita di Futura, però, Lucy si ritrova sola a gestire il suo ruolo di madre single e studentessa in un paese straniero. La decisione di tornare in Sicilia riapre antichi equilibri familiari e ne mette in discussione di nuovi.
L’era d’oro nasce da un rapporto di lunga durata tra la regista e le protagoniste, iniziato con il suo primo film Uno due tre del 2016. «Realizzare L’era d’oro cinque anni dopo Uno due tre è stata un’occasione preziosa per continuare a riflettere sulle dinamiche genitoriali e sulla condizione femminile, utilizzando la forma del documentario di creazione», riflette Iannetti nelle note di regia. «Considero un privilegio aver potuto osservare senza forzature la loro quotidianità nel suo fluire – aggiunge – e aver potuto testimoniare, grazie alla condivisione costante della mia idea artistica con loro, un percorso in cui i ruoli di madri, figlie e sorelle si intrecciano indissolubilmente».
In una sorta di “ritratto di famiglia”, L’era d’oro esplora l’esperienza privata delle tre donne aprendola «a una condivisione universale, in modo che altre donne e uomini in contesti diversi possano rispecchiarsi nella bellezza, fragilità e vitale contraddizione che mi hanno ispirata in loro e che ho cercato di evocare attraverso il film».
Il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma (sezione Panorama di Alice nella Città) e selezionato come unico titolo italiano nel concorso principale dell’IDFA – International Documentary Film Festival di Amsterdam. È prodotto da Zabriskie con Cut&, Rai Cinema e ZaLab, e sostenuto dalla Sicilia Film Commission.
Chiara Scipiotti