Prosegue nel centro di Roma la protesta dei Movimenti per la Casa contro il Decreto Lupi, approvato oggi al Senato e ora all’esame della Camera. Proprio davanti a Montecitorio si è mossa la manifestazione, che punta il dito anche contro il dl Poletti e il Jobs Act di Renzi.

Alcune centinaia di persone, studenti e precari, sono scesi in piazza nel centro di Roma davanti a Palazzo Montecitorio, portando con sé bandiere e striscioni su cui si legge “Stop a sfratti, sgomberi e pignoramenti” e “Liberiamo Roma dalla rendita, dai divieti e dalla precarietà“. Prosegue dunque la mobilitazione dei Movimenti che chiedono una soluzione alla grave emergenza abitativa e occupazionale del nostro Paese, mobilitazione cominciata il 12 maggio con l’acampada ai Fori Imperiali e con un presidio davanti al Senato nella giornata di ieri.

Al centro delle proteste e delle pressioni nei confronti delle istituzioni sono in particolare il decreto Lupi sulla casa – approvato quest’oggi da Palazzo Madama e che ora prosegue il suo iter parlamentare nell’aula della Camera – e i provvedimenti in tema di lavoro del governo Renzi, vale a dire il decreto Poletti e il Jobs Act.

“Stiamo provando a costruire una pressione nei confronti della Camera – racconta ai nostri microfoni Paolo Di Vetta dei Blocchi Precari Metropolitani – non è ancora iniziata la discussione sul decreto Lupi, probabilmente il voto definitivo è previsto domani”. “Stanno andando molto di corsa – spiega Di Vetta – hanno messo un tetto per la presentazione di emendamenti per cui i parlamentari della Camera dovranno chiudere entro le 22 di stasera la presentazione delle obiezioni. Vanno di fretta perché la prossima settimana l’aula dovrebbe essere chiusa in quanto c’è la campagna elettorale e quindi c’è l’intenzione di votare questo grave provvedimento, forse con la fiducia, già domani”.

Una doppia protesta, dunque, che corre parallela sui binari di quelle che sono forse le due principali emergenze attuali nel nostro paese, la casa e il lavoro. “Ieri c’è stata la mobilitazione a Montecitorio sul voto al decreto Poletti ed eravamo anche sotto al Senato per la manifestazione contro il decreto Lupi – fa sapere ancora Paolo Di Vetta – sono due provvedimenti che si parlano, si specchiano, che santificano la precarietà di vita, sia quella lavorativa che quella alloggiativa. Uno rende strutturale il lavoro precario e l’altro cancella sostanzialmente l’edilizia residenziale pubblica”. Per il rappresentante dei Blocchi Precari questo “è un segnale fortissimo che divide il mondo tra coloro in grado di pagarsi un affitto, un mutuo e chi invece non si potrà permettere né la casa né una vita dignitosa”.

Andrea Perolino