LATENZE-seminario disperso sui modi di nascondersi è il ciclo di incontri iniziati a febbraio, ma che proseguiranno anche nel mese di marzo, presentato dal gruppo di ricerca Dalla Ridda in cui si indagano forme di marginalità anche con l’intenzione di dare a questo margine una voce.

Gli appuntamenti del seminario del gruppo di ricerca Dalla Ridda

Il gruppo di ricerca studentesco e para universitario Dalla Ridda nasce nel 2018 ed inizialmente l’interesse principale è la filosofia, specialmente la scuola filosofica francese contemporanea, definita da loro in maniera giocosa post nietzschianesimo parigino. Questo progetto è stata la risposta ad un’esigenza ben precisa: creare uno spazio di apprendimento organizzato e gestito dagli studenti, i diretti interessati in quanto fruitori del sapere.

Lo scoppio della pandemia ha avuto influenze anche su questa iniziativa perché molte delle persone che ne facevano parte, per vari motivi, se ne allontano ed iniziano ad arrivare nuovi contributi, anche inaspettati. Ciò porta ad una metamorfosi di Dalla Ridda, in cui ora la componente filosofica è in minoranza. In realtà non ci sono confini così netti tra chi vi partecipa o no, è una situazione che si potrebbe definire fluida, in cui le persone prendono parte agli eventi, proponendo idee, gli ospiti possono invitarne degli altri e decidere le modalità di incontro. Lo stesso gruppo per descriversi usa una metafora molto esplicativa: «Dalla Ridda è un ripetitore di voci che non ci appartengono, una ridda, una danza di cui si fa parte solo partecipando».

Da febbraio è partito un seminario, che continuerà anche a marzo, dal titolo “Latenze- seminario disperso sui modi di nascondersi” che rispecchia la forma assunta dal gruppo negli anni: in primo luogo perché il tema del celarsi va oltre il solo ambito filosofico, ma anche per le modalità in cui si svolge, che esulano dalla classica frontalità. Sono le stesse problematiche e tematiche a definire il come si tengono gli incontri, spiega il gruppo di trattare «percorsi di ricerca multiformi senza piegarli alle aspettative, ma noi ci pieghiamo a loro specificità».

Il seminario si dichiara disperso e dedicato ai modi di nascondersi, l’intenzione è attraversare una serie di esperienze come marginalità, queerness, autismo, uso di droghe, in generale quei modi di nascondersi, online e non, ma anche di uscire allo scoperto, interrogandosi sempre sul prezzo, la provenienza e le implicazioni di questi gesti.

Metà degli incontri si svolge in università, nel Dipartimento di Filosofia e Comunicazione in via Zamboni, l’altra metà in centri sociali e luoghi d’aggregazione bolognesi. I prossimi appuntamenti sono quello del 1 marzo, in cui si tratterà di autismo e Crip Theory; il 7 marzo si terrà un dialogo tra collettivi che si occupano di ricerca su droghe, usi psicoattivi e prevenzione del danno. È stata poi aperta una call rivolta agli utenti di servizi psichiatrici in previsione dell’incontro dell’11 marzo, un laboratorio partecipativo che coinvolge utenti e persone con conoscenze psichiatriche appartenenti al mondo delle cliniche oppure a quello accademico. Infine il 15 marzo artisti, giornalisti e accademici spiegheranno come creare nuove narrazioni tramite il materiale informatico; si conclude il 18 marzo con un workshop di cyber femminismo in cui sarà mostrato in che modo attivamente nascondersi online.

Per consultare il programma completo, visitare la pagina facebook.

ASCOLTA L’INTERVISTA AL GRUPPO DALLA RIDDA: