Il nuovo collettivo bolognese, stufo dei termini in cui si parla dei giovani a livello pubblico, ha dato vita a una protesta davanti alla sede della Direzione Provinciale del Lavoro.

Dopo le ultime dichiarazioni del Ministro Fornero alcuni studenti e giovani di Bologna hanno deciso di dare vita a una protesta: “Siamo stanchi delle etichette che i vari ministri o politici di turno provano a cucirci addosso. Negli anni ci hanno definito bamboccioni, sfigati, neet, fannulloni. Non possiamo accettare gli epiteti provocatori di con riforme, tagli, politiche di austerity di chi ha dimostrto di avere un piano per le nuove generazioni fatto di zero diritti sul lavoro, sfruttamento, precarietà, disoccupazione”.

Contro le politiche del governo Monti e il poco rispetto dimostrato nei confronti della nuova generazione è nato il collettivo Labàs, che proprio dalle dichiarazioni del Ministro del Lavoro ha preso spunto per uscire pubblicamente e dare avvio alla sua prima protesta.

Così hanno risposto i ragazzi di Làbas: “Siamo così choosy perché non siamo per nulla disposti ad accontentarci del presente che abbiamo. Vogliamo costruirci un futuro e una vita degna che ci vengono negati” ci dice Ada, attivista del gruppo. Per queste motivazioni i ragazzi hanno chiuso simbolicamente le porte della direzione del lavoro con uno striscione al grido di “Be Choosy make your future“.

Selene Cilluffo