Dopo lo sciopero dei dipendenti comunali di lunedì scorso, il prossimo 30 giugno a incrociare le braccia saranno gli agenti della polizia locale di Bologna. La protesta è promossa sempre dal Sindacato Generale di Base, ma la data scelta non è casuale. Quel giorno, infatti, il territorio bolognese e la città stessa saranno attraversati dal Tour de France e l’astensione dal lavoro dei vigili urbani potrebbe avere un forte impatto.
Le ragioni per cui incroceranno le braccia sono le stesse dei colleghi di altri settori comunali: l‘opposizione alla riduzione del welfare, in particolare al personale e ai servizi, oltre al mancato aumento dei salari.

Lo sciopero della polizia locale nel giorno del Tour de France

Gianni Cavicchioli, rsu di Sgb nella polizia locale, racconta come la polizia locale non abbia aderito allo sciopero Sgb del 17 giugno solo per una questione tecnica: «avendo noi della polizia aperto il contenzioso prima di tutti gli altri, avevamo già lanciato delle giornate di sciopero in concomitanza con giornate particolari, come quelle con partite di calcio». Spiega così anche la scelta di chiamare lo sciopero il prossimo 30 giugno, quando in città passera il Tour de France e la presenza della polizia locale in strada sarebbe fondamentale per coordinare il traffico.

«Se ci ascoltassero potremmo ripensarci – sottolinea Cavicchioli – ma finora non ci sono stati tavoli di confronto con la rappresentanza della polizia locale, se non per parlare di bilancio generale, non si è mai parlato di istanze quali salario e salute per esempio, due dei nostri capisaldi».
A proposito di sicurezza, Sgb solleva anche il tema di quella sul lavoro e punta il dito contro l’Amministrazione, che non mette in campo correttamente la sorveglianza sanitaria prescritta dalla legge.

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