Libri contro la violenza sulle donne e le diseguaglianze di genere. È da questa idea che nasce a Bologna la rassegna culturale “E.lette”, giunta quest’anno alla sua seconda edizione. Dal 17 al 19 giugno l’iniziativa dell’Associazione Orlando quest’anno si concentrerà sulla guerra in Ucraina, che verrà affrontata dalla prospettiva delle donne attraverso diversi linguaggi: la letteratura, l’arte e anche il giornalismo.

Il contrasto alla violenza di genere partendo dai libri: E.lette e la guerra in Ucraina

Il focus della seconda edizione di E.lette sarà dedicato alla guerra in Ucraina visto attraverso la lente e la scrittura delle donne. Nelle tre giornate della manifestazione saranno ospiti la scrittrice croata Ivana Sojat, che parlerà del suo ultimo romanzo, e la giornalista Alessandra Coppola che insieme al fotografo Pietro Masturzo presenterà un reportage inedito realizzato al confine tra Moldavia e Ucraina. Al centro dell’obiettivo, un villaggio dove da anni non ci sono più donne perché sono tutte emigrate all’estero per lavorare come badanti. Grazie al loro lavoro, inviano i soldi agli uomini rimasti a casa che utilizzano quelle risorse per costruire nuove case. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, però, quelle case oggi ospitano donne e bambini in fuga dai bombardamenti.

Alla rassegna parteciperà anche l’artista ucraina Mariia Proshkovska, rifugiata sotto le Due torri grazie al programma di residenze “Rose” del Mambo.
Gli incontri in programma si svolgeranno a Bologna e a San Giorgio di Piano. L’iniziativa infatti non guarda solo alla città, ma anzi punta soprattutto alla provincia più lontana, dalla montagna alla bassa. La prima parte del progetto, del resto, si è già svolto nei mesi scorsi in Appennino grazie all’associazione Sassi Scritti, che ha realizzato diverse azioni: laboratori di scrittura creativa e di fotografia espressiva per donne migranti e adolescenti; un programma radiofonico dedicato all’autismo femminile; un blog di racconto e scambio sulla violenza e la discriminazione di genere; un cineforum con gli studenti delle scuole superiori del territorio.

La rassegna E.lette è stata presentata ieri in Città Metropolitana. «Non c’è solo letteratura – sottolinea la curatrice, la scrittrice Alessandra Sarchi – ci sono anche l’arte e la fotografia. L’emergenza della guerra in Ucraina aveva bisogno di trovare anche un momento di riflessione», dal punto di vista delle donne. Si tratta di un «progetto ambizioso – afferma Samanta Picciaiola, presidente dell’Associazione Orlando – contro la violenza di genere partendo dai libri, perché attorno ai libri si creano spazi “safe” di conoscenza, condivisione e autocoscienza. Lo vediamo nella nostra Biblioteca delle donne e ora lo vogliamo portare fuori, nelle periferie».

Per il delegato metropolitano alla Scuola, Daniele Ruscigno, proprio il lavoro sulle periferie «è il vero valore aggiunto di questa iniziativa. Nei prossimi anni dovremo estenderla ad altri territori. La strada è ancora lunga, l’importante è partire dai più giovani e abbassare l’età di approccio a questi temi».
La vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, loda l’associazione Orlando perché «porta al centro del dibattito l’impatto della guerra sulle donne e anche il contributo che le donne possono dare alla pace». La rassegna, aggiunge Simona Lembi, responsabile del Piano metropolitano per l’uguaglianza, «si intreccia benissimo coi valori del nostro piano. Il contrasto alle diseguaglianze deve essere più puntuale sul territorio e bisogna uscire da una certa retorica. Con la cultura si cambia, e in meglio. Questo è un antidoto al veleno delle disuguaglianze, quando le donne si uniscono le cose cambiano». La rassegna gode anche del contributo della Regione.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SAMANTA PICCIAIOLA: