La Casa dei Pensieri di Bologna si aggiunge al cordoglio che tanti stanno esprimendo oggi per la scomparsa di Oliviero Toscani. Il fotografo è morto all’età di 82 anni nell’ospedale di Cecina, dove era stato ricoverato il 10 gennaio per l’aggravarsi delle sue condizioni. Da due anni soffriva di amiloidosi.
L’associazione culturale bolognese ricorda alcuni degli incontri col fotografo, in particolare durante le feste de l’Unità, una mostra delle sue opere organizzata nel 1993 e afferma di voler riaprire una discussione sul valore della fotografia per costruire un mondo di uguaglianza.
Oliviero Toscani è morto, il ricordo della Casa dei Pensieri
Era il 1993 quando l’ex assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori promosse una mostra con le immagini di Oliviero Toscani a Bologna. Il fotografo tornò in città in diverse occasioni, spesso alla festa de l’Unità. La Casa dei Pensieri, in particolare, lo invitò in un’edizione speciale nel 2007, dedicata ai diritti, in cui il fotografò presenziò insieme ad altri nomi di spicco, come Pirella, Monicelli, Morin, Zavoli e Tullia Zevi.
«La sua arte ha costruito un universo di immagini, bellissime e formidabilmente semplici ed efficaci, per mostrare un mondo di persone tutte differenti e nessuna emarginata», scrive la Casa dei Pensieri in un comunicato.
Ai nostri microfoni, il direttore artistico Davide Ferrari sottolinea come le immagini di Toscani fossero votate all’ottimismo, che oggi ancor di più va compreso mentre le guerre infuriano ed ogni male che lui ha bandito si presenta come vincitore.
Di qui l’idea di un ricordo, o meglio: di una riflessione che, dal lavoro del fotografo, ragioni sul ruolo della fotografia contro le guerre e le discriminazioni. «Forse più che un ricordo, sarà importante riprendere la discussione sulla fotografia e l’immagine come potente affermazione di un mondo di idealità e di rispetto», spiega Ferrari.
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