Macerie, fumo e grida. Sono le 10.25 del 2 agosto del 1980, quando esplode la stazione centrale di Bologna. Il più grave atto terroristico nel secondo dopoguerra: morirono 85 persone e 200 rimasero ferite. Una ferita enorme nel cuore della città, non ancora rimarginata.
E oggi arriva la notizia che slitta di oltre un anno l’inizio del processo di appello a carico dell’ex Nar Gilberto Cavallini, condannato in primo grado all’ergastolo per concorso nella strage.
La Corte d’Assise d’appello bolognese ha infatti spostato l’avvio del processo dal 12 gennaio 2022 al 19 aprile 2023.

Rimandato di un anno il processo sulla strage 2 agosto 1980

Il presidente della prima sezione della Corte d’Assise ha notificato alle parti che che l’appello non sarà più il 12 gennaio 2022, com’era stato programmato, ma dopo più di dodici mesi, cioè il 19 aprile 2023.
A dare la notizia, che stata notificata questa mattina, è stato il legale di parte civile Andrea Speranzoni, nel corso dell’udienza di oggi del processo sulla strage a carico di Paolo Bellini, Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia.

La comunicazione della Corte d’Assise d’appello, che «non ha motivato la propria decisione», viene confermata anche dai legali di Cavallini, Gabriele Bordoni e Alessandro Pellegrini. Quest’ultimo, parlando alla ‘Dire’, non nasconde il proprio disappunto per il rinvio, che definisce “incomprensibile”.
«Bisogna capire chi ha disposto questo rinvio e perché, è un tema molto complicato: domani mattina chiederemo delucidazioni alla Corte d’Assise d’appello». Questo il commento di Andrea Speranzoni, legale di parte civile che assiste gran parte dei familiari delle vittime della strage.

Le motivazioni della decisione non sono state rese note, ma tra gli avvocati e la Procura generale si fa largo l’ipotesi che il rinvio sia stato disposto in vista di una possibile unificazione del processo di appello a carico di Cavallini con l’eventuale procedimento di secondo grado nei confronti di Paolo Bellini. A carico di quest’ultimo, accusato come Cavallini di concorso nella strage, è in corso il processo di primo grado in Corte d’Assise, che lo vede imputato assieme a Piergiorgio Segatel, accusato di depistaggio, e Domenico Catracchia, ritenuto responsabile di aver fornito false informazioni al pubblico ministero.

Redazione Attualità e Politica