Era il febbraio del 2020 quando Gianni Morandi dovette interrompere la serie di una ventina di concerti che aveva cominciato al Teatro Duse di Bologna. Stasera, invece, tornerà sul palco per riprendere da dove si era interrotto due anni fa, con “Stasera gioco in casa” che si arricchisce di una nuova data, il 17 febbraio. Anche se nel frattempo gli è successo di tutto. Lo stop per la pandemia e la voglia di tornare a suonare, gli incidente col fuoco e il ricovero in ospedale per 27 giorni, la lunga e faticosa riabilitazione, fino all’inizio della collaborazione con Jovanotti che, dalle parole dello stesso artista di Monghidoro, ha rappresentato un punto di svolta.

Gianni Morandi e Jovanotti, un sodalizio che arriva a Sanremo

«Lorenzo mi ha chiamato in ospedale per chiedermi come stavo – racconta Morandi – ed è rimasto impressionato da questa cosa del fuoco e del ricovero. Ci conoscevamo già, ma non avevamo mai collaborato».
Di lì la proposta che Jovanotti ha avanzato a Morandi di ascoltare una canzone che aveva composto e, nel caso gli fosse piaciuta, di interpretarla. È così che nata “L’Allegria“, la canzone uscita l’estate scorsa che segna il sodalizio fra i due artisti.

«Quella canzone è stata per me proprio una terapia – sottolinea Morandi – anche la mia mano guariva meglio, migliorava il mio umore». Il Gianni nazionale è andato poi a conoscere Jovanotti a Cortona, paese dove abita e che ha dato anche i natali a Franco Migliacci, uno degli autori dei maggiori successi di Morandi.
Sulla scia dell’entusiasmo, poi, i due artisti hanno deciso di non fermarsi e di provare a mandare un nuovo brano, intitolato “Apri tutte le porte“, ad Amadeus per partecipare al festival di Sanremo.

Morandi confida di avere un grande rapporto con Sanremo, fin da quando, ancora bambino, ascoltò l’esibizione di Domenico Modugno. Nel racconto dell’artista emergono anche sprazzi bucolici, come quando assisteva al festival in un bar di Monghidoro, su una tv in bianco e nero tutta annebbiata, ma che era capace di radunarvi attorno tutto il paese.
Nonostante abbia calcato il palco dell’Ariston in tutti i modi, da partecipante (e vincitore nel 1987 insieme a Ruggeri e Tozzi), da ospite e da presentatore, Morandi confida di avere ancora una grande emozione.

Morandi ha anche scherzato sull’incidente che ha rischiato di comportarne l’esclusione dal festival, la pubblicazione sui social di un passaggio della canzone, severamente vietata dal regolamento. Il cantante di Monghidoro si è scusato ed è stato graziato dagli organizzatori, poiché si è trattato di un errore. «L’apertura della canzone è molto facile, adesso te la faccio sentire… ah no!», ha ironizzato Morandi in conferenza stampa coi giornalisti.
Nonostante ciò, il pezzo secondo l’interprete non è pensato per Sanremo, è un po’ diverso dagli standard delle canzoni che vengono portate in quella competizione. Quindi si sta allenando tutti i giorni per padroneggiare bene il pezzo e non commettere errori.