Roma, le sue serate, i club e la musica vengono raccontate e si raccontano nel documentario “From my house in da house – A History of Rome” diretto da Giovanni La Gorga e Alessio Borgonuovo, vincitore del RIFF 2021. I ricordi della città eterna prendono forma nei racconti di chi ha vissuto ultimi 30 anni della dolce vita di Roma e che ha poi visto i propri quartieri perdere identità.

La vita notturna di Roma racconta i quartieri storici

Attraverso l’ironia divertente e talvolta amara, Giovanni La Gorga racconta Roma dagli anni ‘90 ai giorni nostri, dando voce a quartieri storici tramite le testimonianze di coloro che hanno contribuito a costruire l’identità culturale, sociale e politica dei luoghi. «Io abito a Roma in un quartiere famoso, il Rione Parione, dove per anni e anni c’è stata la vita notturna romana di fama internazionale. Ma nell’ultimo periodo questa zona ha subito un degrado, vuoi per la chiusura dei locali storici, vuoi per lo svuotamento del centro da parte dei romani» ci racconta La Gorga che ha voluto rispondere a questo declino che gli si presentava davanti, riportando in superficie quel passato vivo di Roma.

Preso dalla malinconia, il regista e dj ha deciso di riprendere in mano la sua esperienza trentennale e, con un dj set dal balcone, aprire le finestre del suo appartamento sito sopra l’ex Caffè della Pace, storico punto di ritrovo romano. «Ho organizzato un evento che si chiama “From my house in da house” e sono arrivate circa 5000 persone, tutti i romani che in questa zona non venivano più» ci racconta La Gorga «Visto il successo abbiamo deciso di portare lo stesso progetto in altri quartieri che avevano subito la stessa sorte».

Al terzo evento, arrivati in Piazza Morgana, La Gorga e Borgonuovo hanno iniziato a raccogliere il materiale video girato durante questo progetto, dando vita al docu-racconto “From my house in da house – A History of Rome”. Un racconto serrato della storia dei luoghi romani che hanno segnato la vita di molti con situazioni ed incontri irripetibili. Nomi importanti come Claudio Coccoluto, Asia Argento, Marco Giallini, ma anche tantissimi musicisti, artisti, producer, attori e paparazzi incrociano i loro racconti con quelli delle persone del posto, in un mosaico che è immagine di Roma: ferita ma pronta a rialzarsi.

«Si spera che un progetto del genere possa portare attenzione su delle criticità che riguardano quartieri storici abbandonati al turismo selvaggio, e far comprendere che una città nella quale non scorre più la linfa vitale della cultura, del fermento ideale, della capacità di proporre e reinventare, è una città destinata a essere quantomeno periferica» conclude Giovanni La Gorga.

ASCOLTA L’INTERVISTA A GIOVANNI LA GORGA:

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