Dal 22 ottobre al 20 dicembre torna il Festival della Cultura Tecnica. Giunto alla undicesima edizione metropolitana e settima regionale, prosegue il percorso avviato nel 2020 di valorizzazione degli Obiettivi dell’Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile, scegliendo quest’anno l’Obiettivo 9 “Imprese innovazione e infrastrutture“, con un focus sull’infrastruttura della comunicazione digitale e sulla radio come strumento di partecipazione ed empowerment per giovani e cittadinanza. L’occasione per il tema di quest’anno è arrivata dal 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi.
La nuova edizione del Festival della Cultura Tecnica
Sono oltre 200 gli appuntamenti in programma nel territorio bolognese e circa 350 complessivi in tutta la regione. La rassegna quest’anno apre una riflessione sul rapporto tra innovazione tecnologica e diritti/doveri di cittadinanza, concentrandosi poi sull’impatto della rivoluzione digitale sul benessere e la crescita, in particolare dei giovani.
Uno spazio specifico sarà riservato alla radio come strumento di partecipazione, per esplorare le differenze e il valore aggiunto rispetto ad altri media: «La radio come strumento di presa di parola da parte di tutti gli interlocutori che andremo a coinvolgere – spiega Fabrizia Paltrinieri, dirigente del Settore Istruzione, Sviluppo e Sociale della Città Metropolitana di Bologna – La cifra distintiva di quest’anno, oltre al link con la radio, è anche la partecipazione, abbiamo cercato di virare il programma del festival in una dinamica partecipativa il più possibile, sostanzialmente tutto quello che potevamo rivoluzionare mettendo al centro i ragazzi come protagonisti attivi, abbiamo cercato di farlo», promettendo quindi un’edizione interattiva, partecipata, per la promozione del benessere, come ci insegna l’Organizzazione mondiale della Sanità.
«Facciamo anche dei momenti di approfondimento tematico – continua Paltrinieri – il primo il 28 di ottobre “Crescere nel mondo digitale” con degli esperti anche di livello nazionale che sono psichiatri, neuropsichiatri, psicologi, pedagogisti e dirigenti dei servizi, per capire qual è l’effetto che la rivoluzione digitale ha sulla salute mentale e sullo sviluppo dei ragazzi, tema di grande attualità. Non ci dividiamo tra apocalittici e integrati ma cerchiamo di capire come servizi, scuole e famiglie, debbano guardare a un mondo che è cambiato»
Due eventi molto interessanti sulla radio, evidenzia Paltrinieri, saranno l’11 dicembre, il primo sarà sulla radio a scuola come strumento di apprendimento ed empowerment per i ragazzi e le ragazze, il secondo sulla radio come comunità, «avremo una tavola rotonda con le radio che si occupano di salute mentale, formazione, lavoro, intercultura, contrasto alla dispersione scolastica, insieme a Radio Città Fujiko con Alessandro Canella che coordinerà questa tavola rotonda». Il Festival terminerà con una festa il giorno dopo.
Tutti gli aggiornamenti sul Festival e sul programma sono disponibili su festivalculturatecnica.it e er.festivalculturatecnica.it oltre che sui canali social dedicati.
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