CLAUDIO SUCCI: Educazione finanziaria on-air. Approfondimenti di economia a cura della Banca Di Credito Cooperativo Felsinea.

ALESSANDRO CANELLA: Torniamo insieme a Educazione Finanziaria On Air. Stiamo parlando di mutui in queste puntate. Lo stiamo facendo con Irene Monari della Banca Di Credito Cooperativo Felsinea che è qui con noi. Buonasera.

IRENE MONARI: Buonasera, buonasera a tutti i radioascoltatori. Bentrovati.

ALESSANDRO CANELLA: Allora Irene, in questa puntata ti interrogo un po’, no? Ti faccio un po’di domande a raffica che sono poi quelle più frequenti che vengono alle persone magari quando si parla di mutui. Allora, cominciamo con la questione dell’età. Fino a che età posso richiedere un mutuo per una casa?

IRENE MONARI: Allora legalmente non esiste un limite massimo per concedere un mutuo prima casa. Tuttavia in generale diciamo l’età che viene presa riferimento dai principali istituti di credito è quella dei 75 anni d’età, quindi oltre i 75 anni d’età inteso come fine ammortamento, quindi fine restituzione del debito oltre i 75 anni, il mutuo diciamo generalmente potrebbe non venire concesso.

ALESSANDRO CANELLA: Per quanti anni invece posso trovarmi a pagare un mutuo?

IRENE MONARI: Allora anche in questo caso parlo sempre di regole generali. Generalmente la durata massima di un mutuo ipotecario prima casa è 30 anni. In alcuni casi alcuni istituti di credito potrebbero concedere delle durate maggiori normalmente destinate ai mutuatari di età molto giovane.

ALESSANDRO CANELLA: Ma c’è anche una durata minima? Cioè quali sono durate massime e durate minima?

IRENE MONARI: In generale un mutuo prima casa può variare tra i 5 e i 30 anni. Rare appunto come dicevo sono le offerte oltre i 30 anni. Considerando però quelli che sono i costi fissi connessi a questa tipologia di mutuo generalmente la durata minima in cui vengono stipulati è di 10 anni.

ALESSANDRO CANELLA: Ecco ma la perizia sull’immobile è necessaria?

IRENE MONARI: Assolutamente sì nel caso di un mutuo ipotecario, in questo caso casa o comunque che prevede l’ipoteca sull’immobile, la perizia è essenziale per la banca per andare a capire effettivamente quello che è il valore del bene. In particolar modo la banca quando andrà a fare tutte le attività istruttorie per formulare la successiva offerta vincolante di successione, andrà a verificare mediante un perito o una società di perizie che andranno proprio a fare un sopralluogo dentro l’immobile e acquisiranno tutta la documentazione connessa con l’immobile appunto per andare a verificare quello che è il suo valore e quindi per capire qual è, quello di cui parlavamo nelle puntate iniziali, l’importo massimo che si può concedere, perché come dicevamo appunto le banche normalmente finanziano circa l’80% dell’importo inteso come costo o anche valore di perizia dell’immobile.

ALESSANDRO CANELLA: Il cliente deve fare qualcosa per la perizia?

IRENE MONARI: Il cliente dovrà innanzitutto pagare la perizia, che può avere un prezzo fisso o comunque proporzionato in relazione al valore dell’immobile. Oltre a ciò ovviamente dovrà accordarsi con il perito, normalmente verrà contattato dal perito, per consentire il sopralluogo all’interno dell’immobile.

ALESSANDRO CANELLA: Ecco ma come valuta in concreto la banca se concedere o meno il mutuo?

IRENE MONARI: Come avevamo un pochino anticipato nelle prime puntate la banca quando le verrà richiesto di avviare la pratica di mutuo, quindi verrà effettivamente raccolta quella che è la domanda di mutuo da parte del cliente, effettuerà un’attività chiamata attività istruttoria, che sarà strumentale a valutare la possibilità di concedere o meno il finanziamento al richiedente. Quindi esaminerà e richiederà tutti i documenti di reddito del richiedente, esaminerà tutte le banche dati sulla storia creditizia del cliente, esaminerà il valore di perizia dell’immobile, insomma farà tutte quelle attività per andare a capire se il cliente sarà in grado nel tempo di andare a restituire correttamente, a pagare regolarmente le rate del finanziamento e farà le analoghe attività, quindi le stesse identiche attività, anche per quelle che sono gli eventuali garanti ulteriori che vengono offerti a garanzia del finanziamento.

ALESSANDRO CANELLA: Quali documenti quindi vanno forniti?

IRENE MONARI: A livello generale devono essere fornite tre categorie di documenti. I documenti anagrafici, sia del richiedente che dei garanti, quindi la carta di identità, il codice fiscale, l’eventuale permesso di soggiorno. I documenti di reddito, quindi almeno le ultime due dichiarazioni dei redditi, le ultime buste paghe oppure i cedolini da pensione. I documenti sull’immobile da acquistare, quindi la proposta d’acquisto, il preliminare, l’atto di provenienza dell’immobile, la planimetria e così via, anche la documentazione sulla classificazione energetica dell’immobile soprattutto se parliamo come dicevamo nella scorsa puntata di Mutui Green. Nel caso delle ristrutturazioni andranno anche forniti ovviamente tutti quei documenti che riguardano il progetto di ristrutturazione.

ALESSANDRO CANELLA: Abbiamo parlato anche del PIES vincolante cosa si trova al suo interno?

IRENE MONARI: Come avevamo anticipato si trova al suo interno tutte le informazioni necessarie per valutare se il mutuo che ci viene offerto è in linea con quelle che sono le nostre esigenze. È composto da ben 15 sezioni in cui sarà indicato il soggetto erogante, il TAN e il TAEG che sono acronimi che avevamo visto ma ripetiamo, tasso anno nominale e tasso anno effettivo globale che sono due indici espressi in termini percentuali, uno è il tasso di interesse sul mutuo, l’altro sarà in percentuale il costo totale dell’operazione di mutuo, le condizioni offerte e le caratteristiche del mutuo, la periodicità della rate e anche il numero delle rate, l’importo delle rate nel caso di tasso variabile e criteri di determinazione della rata nel tempo, nel caso di mutuo a tasso fisso verrà fornito anche il piano di ammortamento, nel caso invece di quelli a tasso variabile l’indicazione della rata che pagheremo oggi, con una simulazione per esempio della rata futura in caso di incrementi di tassi, tutti gli obblighi connessi al contratto, le eventuali clausole di estinzione anticipata, tutti i diritti del mutuatario, le conseguenze dall’inosservanza degli obblighi del contratto, tutte le ulteriori informazioni anche sull’autorità di vigilanza e la bozza del contratto. Alla firma del PIES interverranno anche gli eventuali garanti del mutuo.

ALESSANDRO CANELLA: Ecco, cosa si intende invece per periodo di riflessione?

IRENE MONARI: È un periodo di almeno sette giorni che consente al consumatore di riflettere su quella che è l’offerta che gli viene fornita dall’istituto di credito e di fare i dovuti confronti sul mercato. In questi sette giorni l’offerta rimarrà vincolante per la banca e potrà essere accettata in qualsiasi momento.

ALESSANDRO CANELLA: Io Irene ti ringrazio e ci sentiamo per l’ultima puntata dedicata ai Mutui.

IRENE MONARI: Grazie a te, buona serata a tutti i radioascoltatori.

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