Il crack è un derivato dalla cocaina che si estrae attraverso alcuni processi chimici al fine di ottenere dei cristalli che, una volta disciolti, possono essere assunti per inalazione.

Il crack è una sostanza stupefacente estremamente pericolosa per la salute perché, oltre a causare una forte dipendenza, sia psicologica che fisica, innesca anche il meccanismo della tolleranza. Una sostanza in grado di far sviluppare tolleranza alla persona che ne fa uso è potenzialmente letale, in quanto si è costretti ad aumentare le dosi per ottenere sempre gli stessi effetti. Questo espone la persona ad un alto rischio di overdose e quindi di morte.

I danni del crack sul corpo

Una persona sotto effetto di crack si riconosce dalle pupille dilatate e gli occhi rossi e irritati, il battito cardiaco accelerato e il viso più pallido del normale.

Il crack ha pesanti effetti collaterali su tutto il corpo, soprattutto sul sistema cardiocircolatorio e digerente. Dal punto di vista cardiocircolatorio, ha un effetto vasocostrittore, quindi il sangue viene ostacolato durante il suo normale flusso e questo può causare trombosi, ictus e infarti e la morte può sopraggiungere anche per arresti cardiaci e respiratori. Sempre a causa della vasocostrizione, nel tempo si crea uno squilibrio fra la richiesta di ossigeno e il suo apporto e si genera così quella che, in gergo medico, è definita sofferenza ischemica.

Come la cocaina, il crack crea secchezza delle mucose e altera i tratti somatici a causa dei danni alle ossa e alla cartilagine del viso.

A livello di apparato digerente, non sono insoliti crampi allo stomaco ed episodi di forte nausea e vomito. Causa effetti collaterali anche al fegato e ai reni. Infine, non sono da sottovalutare le infezioni alle vie aeree favorite dal crack.

Il crack e la psiche

Quando si assume crack si prova una sensazione di intensa euforia, una forte loquacità, agitazione da un punto di vista psicomotorio e nervosismo. Subito dopo si sperimenta uno stato di apatia e tristezza.

Inoltre, quando finisce l’effetto della sostanza, si sperimenta il fenomeno del craving, ossia la ricerca ossessiva e maniacale della dose successiva. In questa fase la persona è poco lucida e potrebbe compiere azioni sconsiderate pur di raggiungere il suo obiettivo.

A lungo andare l’abuso di crack genera veri e propri stati di depressione, attacchi di panico e disforia, oltre che disturbi del sonno, che non fanno altro che peggiorare lo stato di tristezza e malinconia proprio degli stati depressivi.

Inoltre, come ogni dipendenza, anche quella dal crack è caratterizzata da menzogne e comportamenti illeciti, oltre che pericolosi, per sé stessi e il prossimo: le conseguenze non tarderanno a farsi sentire su tutti gli aspetti della vita della persona affetta da tossicodipendenza, che spesso finisce per ritrovarsi sola e senza lavoro.

L’unico modo per affrontare la dipendenza da crack in modo valido è quello di affidarsi alle cure di un centro di disintossicazione.

San Nicola, il centro di disintossicazione e recupero da dipendenze

La dipendenza da una sostanza stupefacente come il crack è una malattia cronica con ripercussioni su tutti gli aspetti della vita di chi ne soffre: relazioni, salute e sfera economica.

Per far fronte a una tossicodipendenza è quindi necessario il supporto medico di personale competente che sappia come aiutare il paziente sotto tutti i punti di vista per riprendere in mano la propria vita.

Questo è ciò che fa il Centro San Nicola: specializzato nel trattamento delle dipendenze, sia da sostanze stupefacenti sia da gioco di azzardo, internet e sesso. Il suo team composto da medici, psicoterapeuti, educatori, counsellor ed infermieri aiuta i pazienti a percorrere la strada dalla disintossicazione alla riabilitazione tramite percorsi appositamente studiati per le specifiche esigenze di ognuno.