Da un lato la conversione in legge dell’ex ddl 1660, il cosiddetto Decreto Sicurezza, dall’altro la visita della premier Giorgia Meloni a Bologna. Infine la manifestazione nazionale contro il riarmo e per i diritti sociali.
È una fitta agenda di mobilitazioni quella di Potere al Popolo, che insieme a Cambiare Rotta e altre realtà sociali e giovanili questo pomeriggio è in presidio davanti alla Prefettura di Bologna, in piazza Roosvelt. Si tratta del primo appuntamento, perché altri ne seguiranno a breve e altri ancora arriveranno fra circa un mese.
Le mobilitazioni contro Decreto Sicurezza, riarmo e Meloni a Bologna
La prima delle mobilitazioni nel calendario di Potere al Popolo riguarda la discussione parlamentare per la conversione in legge del Decreto Sicurezza. Un provvedimento repressivo, che ha già sollevato numerose proteste da una vasta schiera di realtà sociali, politiche e sindacali che ne hanno evidenziato la compressione del diritto al dissenso.
«Oggi ci saranno proteste in diverse città d’Italia – racconta ai nostri microfoni Paolo Rizzi di Potere al Popolo – Noi saremo sotto la Prefettura per dire che questo decreto non può passare senza opposizione politica e sociale e che questo decreto crea la repressione che è necessaria a questa fase di guerra».
Nemmeno 24 ore dopo, alle 11.00 di domani, martedì 27 maggio, è previsto un concentramento al Parco Don Bosco per poi muoversi in direzione Teatro EuropAuditorium. All’interno è prevista la convention di Confindustria a cui ha annunciato la propria partecipazione Giorgia Meloni. La premier domani ha anche un altro appuntamento a Bologna, in particolare al Tecnopolo.
«Noi pensiamo che l’idea di trasformare l’industria bolognese in un’industria bellica, anche se camuffata da nomi altisonanti come “industria aerospaziale” non sia una soluzione – rimarca Rizzi – Oltretutto questo tipo di trasformazione bellica non ha nemmeno la capacità di assorbire la disoccupazione che si sta creando nel settore meccanico tradizionale».
L’ultima delle mobilitazioni annunciate riguarda il tema del riarmo, in particolare il contestato piano da 800 miliardi proposto dalla Commissione europea. Potere al Popolo, insieme ad altre realtà, dà appuntamento per il 21 giugno a Roma, quando ci sarà una manifestazione nazionale proprio contro il riarmo e per i diritti sociali.
«La data non sarà casuale – spiega l’attivista di Potere al Popolo – perché in quei giorni si terrà il vertice della Nato. Pensiamo che si debba far sentire la voce dell’opposizione sociale contro lo scivolamento verso la guerra e la riconfigurazione delle alleanze di guerra, che è la Nato in questa nuova fase».
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