Purtroppo l’evento è sold-out, ma le speciali guide turistiche fanno sapere che probabilmente verrà riproposto. E il successo sta tutto nella formula scelta da Itacà, il Festival del Turismo Responsabile, di raccontare le città con uno sguardo diverso da quello del turismo classico.
Si tratta di “Punk in Bologna”, l’itinerario a piedi attraverso i luoghi, le persone, le storie del punk e della scena alternativa di Bologna nei primi anni ‘80, che si svolgerà sabato 7 ottobre.
L’evento, inserito proprio nel programma di Itacà, vuole mostrare una città diversa attraverso la scena punk nata e sviluppatasi ormai più di quarant’anni fa.

La passeggiata punk a Bologna: l’iniziativa di Itacà Festival

Le “guide” della passeggiata saranno speciali. Non si tratta di chi per mestiere accompagna i turisti a visitare le attrazioni cittadine, ma di protagonisti e protagoniste della scena punk bolognese.
In particolare, Laura Carroli, che gli ascoltatori e le ascoltatrici di Radio Città Fujiko conoscono come Laura de Lauris, conduttrice della trasmissione radiofonica “Please kill me” e autrice del libro “Schiavi nella città più libera del mondo“, ma anche Roberto Colombari e Cesare Ferioli, rispettivamente autore e illustratore di “Tempi selvaggi“, condurranno i partecipanti nei luoghi simbolo del punk bolognese, raccontando aneddoti e storie.

«Cercheremo di dare uno sguardo diverso anche per i bolognesi stessi – sottolinea Carroli ai nostri microfoni – Siccome sono passati più di quarant’anni, ci siamo resi conto che in prospettiva ci sono alcune cose che fanno parte della storia di questa città che era bello riproporre».
La camminata, quindi, ricostruirà la nascita del punk e il tipo di punk che si è sviluppato a Bologna, «che è stato molto diverso da quello delle altre città», sottolinea Carroli.
L’itinerario toccherà i luoghi di ritrovo della scena punk bolognese, a partire dal Disco D’Oro fino all’Isola nel Cantiere, dove la scena punk bolognese è germogliata. In mezzo altre tappe fondamentali, come l’Osteria dell’Orsa e altri luoghi ancora.

Anche sotto le Due Torri il punk ha avuto diverse correnti. Ad esempio Carroli apparteneva a quella del punk anarchico pacifista, che era un modo di criticare il sistema e allo stesso tempo costruire qualcosa di alternativo, mentre Colombari e Ferioli, rappresentanti della realtà skinhead, con vissuti più nichilisti.
Una vera e propria filosofia di vita, quella punk, la cui storia rischia di andare dispersa, specialmente per i più giovani. Ecco quindi il senso dell’iniziativa, che ha riscosso grande interesse e che è andata sold-out. Ma forse verrà replicata.
Dopo l’appuntamento del 7, in particolare, il 14 ottobre ci sarà una presentazione dei libri di autrici e autori con un dj set nel cortile del Casalone di viale Zagabria.

ASCOLTA L’INTERVISTA A LAURA CARROLI: