Uno dei fenomeni più impattanti nella produzione di materiali, in particolare dei metalli, è rappresentato da ossidazione e corrosione. Se non controllati, questi processi naturali provocano un deterioramento progressivo, compromettendo sia l’estetica sia la funzionalità e la sicurezza dei manufatti.
La cataforesi è una tecnologia con oltre 50 anni di storia, ancora oggi apprezzata per la sua efficacia e versatilità, che consente di proteggere le superfici applicando con precisione uno strato di vernice protettiva. Prima di approfondire il funzionamento di questa tecnologia, vediamo come ossidazione e corrosione possono danneggiare seriamente i materiali.
Cosa sono corrosione e ossidazione
Corrosione e ossidazione sono fenomeni chimici strettamente legati che causano il deterioramento dei materiali, soprattutto dei metalli. Sebbene spesso vengano usati come sinonimi, in realtà si tratta di processi distinti.
L’ossidazione è una reazione chimica in cui un elemento perde elettroni a favore dell’ossigeno o di un altro agente. Quando un metallo è esposto all’aria o all’acqua, tende a reagire formando un ossido superficiale. Un esempio comune è la ruggine sul ferro.
La corrosione, invece, è un processo più ampio, legato alla degradazione del materiale a causa dell’azione di agenti chimici o elettrochimici. L’ossidazione è una delle cause principali, ma non l’unica: anche acidi, sali, agenti biologici e fenomeni di corrosione galvanica (quando due metalli diversi sono a contatto con un elettrolita) possono innescarla.
Entrambi i fenomeni compromettono direttamente sicurezza, integrità e durata dei materiali.
Quali sono i problemi causati da ossidazione e corrosione
Ossidazione e corrosione sono innescate da fattori ambientali e materiali.
L’umidità è uno degli elementi più influenti: l’acqua, sotto forma di pioggia, condensa o spruzzi, reagisce con i metalli e favorisce l’ossidazione. Anche sali, acidi e sostanze alcaline accelerano il processo corrosivo.
Un ruolo importante lo gioca la temperatura: condizioni climatiche troppo calde o troppo fredde mettono sotto stress i materiali e ne accelerano il deterioramento. La qualità del metallo è un altro fattore critico: materie prime scadenti favoriscono la comparsa di difetti superficiali.
Abrasione e usura meccanica rimuovono eventuali strati protettivi esponendo il materiale nudo all’azione corrosiva. Anche una scarsa manutenzione contribuisce a rendere i componenti più vulnerabili.
Cos’è la cataforesi e come funziona
La cataforesi è una tecnica di verniciatura che crea un rivestimento protettivo su superfici metalliche (e non solo) tramite un principio elettrochimico. Il pezzo da trattare viene immerso in un bagno acquoso contenente particelle di vernice cariche elettricamente; sotto l’azione di un campo elettrico, queste migrano e si depositano sulla superficie del manufatto, formando un film protettivo.
Successivamente il pezzo viene sottoposto a polimerizzazione in forno, che fissa il rivestimento e ne aumenta la resistenza. Il risultato è una protezione omogenea e continua che sigilla il metallo contro umidità, ossigeno e agenti aggressivi. Questo processo, rispetto alla anaforesi, garantisce prestazioni protettive superiori.
La cataforesi è ampiamente utilizzata in ambito industriale, anche per trattare superfici complesse. Nell’automotive, ad esempio, viene applicata alle carrozzerie per assicurare una finitura (lucida o opaca) di alta qualità e una protezione duratura.
Non si limita però al settore auto: trova impiego anche in elettrodomestici, elettronica, arredamento, macchinari agricoli, edilizia, industria nautica e ferroviaria, grazie alla sua straordinaria versatilità.
I vantaggi della tecnica
La cataforesi offre numerosi vantaggi su più livelli. Tra i principali:
- Copertura omogenea: anche in presenza di superfici interne, spigoli vivi o cavità complesse, garantisce una protezione uniforme, dove altri trattamenti risultano inefficaci.
- Competitività economica: i manufatti trattati necessitano di meno manutenzione e durano più a lungo, riducendo i costi nel tempo.
- Resistenza: il rivestimento protegge efficacemente contro usura, ossidazione e corrosione.
- Design versatile: la vasta gamma di colori e finiture rende la tecnica adatta a molteplici settori, dall’automotive all’arredamento.
Quali sono le differenze con zincatura e verniciatura a polvere
Come abbiamo visto, la cataforesi prevede l’immersione del pezzo in un bagno di particelle caricate elettricamente, con una deposizione uniforme anche su geometrie complesse. Ma non è l’unica tecnica disponibile.
Un’alternativa è la verniciatura a polvere, che prevede la distribuzione di una polvere sul pezzo da trattare. Successivamente, durante la cottura in forno, la polvere si fonde e forma un rivestimento spesso e resistente. Rispetto alla cataforesi, offre una maggiore varietà di finiture estetiche e uno spessore superiore.
La zincatura, invece, protegge i metalli applicando uno strato di zinco. Può essere realizzata a caldo o in forma elettrolitica. Tuttavia, rispetto alla cataforesi, presenta una resa estetica inferiore.
In sintesi, la cataforesi si conferma una delle soluzioni più efficaci per la verniciatura industriale, assicurando protezione completa, durabilità e alta qualità estetica. Riduce il rischio di rotture premature e mantiene la funzionalità dei prodotti trattati nel tempo.
Inoltre, migliora l’adesione di eventuali strati successivi e consente una finitura impeccabile, unendo estetica e resistenza in un unico trattamento.