Quando parliamo di opere d’arte, ed in particolare nel settore dell’Arte Moderna e Contemporanea, uno degli elementi di maggiore difficoltà è definire il corretto valore di mercato. A differenza degli altri beni “commerciali”, infatti, in questo caso entrano in gioco diversi fattori che contribuiscono alla definizione di un prezzo di mercato. Sapere come muoversi, quindi, è importante sia in fase di acquisto di un’opera d’arte che per la vendita di un bene che si possiede (il caso tipico è quello di un’eredità). Con questo approfondimento passeremo in analisi i diversi elementi di un’opera che contribuiscono alla definizione del suo valore fino ad arrivare ad analizzare come il mondo del digitale, con la mole impressionante di informazioni che rende disponibile, possa essere di sicuro aiuto. Una necessaria premessa prima di iniziare: l’approfondimento prende in esame il mercato dell’Arte Moderna e Contemporanea (artisti italiani ed internazionali nati dal 1850 ai giorni nostri) dal momento che il settore dell’antiquariato, design e modernariato seguono, almeno in parte, logiche differenti.

Gli Elementi centrali di un’opera: Firma, Tecnica, Provenienza ed Autenticità


Quando parliamo di un’opera d’arte c’è da soffermare l’attenzione su alcuni elementi che contribuiscono al valore complessivo della stessa. Sono essenzialmente tre, vediamoli in modo approfondito. Il primo è rappresentato dalla firma, ossia dall’autore dell’opera stessa. Sul mercato gli artisti, e lo vedremo bene nel proseguio, hanno un peso economico diverso. Alcuni di essi sono stati oggetto negli anni di fenomeni speculativi, vedendo il loro valore gonfiarsi per poi cadere rovinosamente, mentre altri hanno mantenuto una forza ed una solidità del valore nel corso dei decenni. I motivi sono diversi ma tra i più importanti possiamo citare la tutela del patrimonio dell’artista, in particolare dopo la sua morte, da pare di archivi e fondazioni oltre a fenomeni che danneggiano fortemente il valore di un artista come la diffusione di opere non autentiche. Il secondo elemento è la tecnica dell’opera. Se per le tecniche che possiamo definire nobili (es. olio su tela) il valore è sicuramente maggiore quando parliamo di multipli (litografie, serigrafie) si scende in modo considerevole, a meno che non si tratti di artisti assoluti e riconosciuti a livello internazionale. Come riconoscere se siamo di fronte a un multiplo? Semplicemente troveremo una numerazione sull’opera, talvola espressa in numeri romani o come P.A. (Prova d’Artista). Veniamo, infine al terzo punto: la provenienza e garanzia di autenticità. Ogni opera deve possede una documentazione che ne attesta entrambi gli elementi. Questa documentazione viene rilasciata in alcuni casi dagli archivi o fondazioni a tutela dell’artista mentre in altri casi si tratta di autentiche derivanti dall’artista stesso. Ricostruire la storia di un’opera e garantirne la autenticità è un elemento fondamentale non solo per definire un valore finale ma anche per la commerciabilità stessa sul mercato.

Come comportarsi con gli Artisti Contemporanei?


Regole simili, anzi analoghe nel loro complesso, valgono per gli artisti contemporanei magari ancora in vita al momento della vendita di un’opera. In tal caso non saranno solitamente disponibili fondazioni ed associazioni di eredi che ne tutelano il patrimonio dal momento che la autenticità dell’opera potrebbe essere ottenuta sottoponendo la stessa alla visione dell’artista. Non per questo, però, c’è da pestare minore attenzione.

Come stabilire un prezzo di un’opera d’arte?


Abbiamo parlato delle caratteristiche dell’opera ma a questo punto viene naturale la domanda: come si fa la quotazione di un’opera d’arte? In sintesi si analizzano gli elementi sopra indicati e si prende in esame un mercato fondamentale: le aste di arte moderna e contemporanea. A partire dagli anni 2000, infatti, si è generato un forte cambiamento nel modo in cui si fa compravendita di opere. Se in precedenza, infatti, a farla da padrone erano le trasmissioni televisive, i mercanti e le gallerie, oggi le case d’asta sono senza dubbio il canale privilegiato per la vendita. Le stesse aste hanno, inoltre, saputo cogliere al meglio le opportunità offerte del digitale con la possibilità di vendere in modo “virtuale” a clienti che mai avrebbero potuto raggiungere con le precedenti modalità. Ecco che, quindi, i valori di aggiudicazione in asta diventano un parametro di mercato affidabile e veritiero per definire il valore di un singolo artista e di una tipologia di opera. Facciamo un esempio: immaginiamo di possedere una tecnica mista del maestro Mario Schifano, pittore romano di grandissimo interesse. Quello che potremmo fare per definire il valore è cercare sul mercato aggiudicazioni di opere simili per firma, dimensioni e tecnica. Certo si aggiungono ulteriori elementi per una valutazione completa (es. anno di realizzazione, il periodo artistico ecc) ma il cliente può avere un primo dato affidabile su cui basare la sua analisi per un potenziale acquisto dell’opera. Ora, il digitale offre una mole di informazioni talmente ampia che spesso è difficile da controllare. Sarebbe, infatti, per il singolo molto complicato muoversi in autonomia in questo mare di dati. Per questo motivo, e nello specifico per analizzare il mercato dell’arte in modo razionale, sono nati una serie di servizi che consentono di consultare le quotazioni, per artista e tipologia di opera. Il più famoso a livello internazionale è ArtPrice, società francese che offe un servizio dedicato agli operatori professionali del mercato piuttosto che a singoli collezionisti o appassionati d’arte. In Italia un outsider si sta facendo avanti, con risultati sempre più interessanti, ossia ValutaOpere che si propone di rispondere a una domanda tanto semplice quanto importante: “stai acquistando o vendere opere d’arte al giusto prezzo?”. Di sicuro un aiuto per avere, in modo immediato ed efficace, un termine di paragone del mercato.

Cosa ci riserverà il futuro? La tecnologia NFT


Il mondo dell’arte, però, è in continua evoluzione. Uno dei fattori destinati a rivoluzionare maggiormente il settore è rappresentato dalla tecnologia NFT. Cosa significa? Opere digitalizzate che si vendono tramite meccanismi di blackchain e che, al momento, stanno facendo fare affari d’oro a coloro che per primi ci hanno investito. Si tratta di un mondo ancora nuovo e per il quale dare un valore all’opera, in un contesto fortemente speculativo, è davvero difficile. Solo il tempo ci saprà dire come poter approcciare correttamente questo ulteriore aspetto dal punto di vista di una valutazione che sia affidabile e veritiera.