Sono sempre più evidenti gli effetti del cambiamento climatico, infatti si afferma sempre di più come una questione di primaria importanza nell’agire politico, economico, sociale e culturale. Per cui, molti potrebbero avere il desiderio di fare qualcosa, di rendersi utili nel proprio piccolo per non danneggiare ulteriormente la situazione climatica, che già sta peggiorando a vista d’occhio. Ecco alcuni semplici consigli alternativi che ognuno di noi potrebbe seguire, pensando alla salute delle persone e dell’ambiente.

Piantare un albero

Sembrerebbe una pratica, da giardinieri esperti, ma in realtà non è troppo impegnativa o complicata. In più, oggi può essere alla portata di tutti. Per chi fosse interessato a cimentarsi direttamente nella piantagione di un albero, dovrebbe seguire una serie di indicazioni:

  • pianificare la piantagione preferibilmente nella stagione di riposo autunno-invernale;
  • munirsi dell’attrezzatura necesaria: l’albero da piantare, stipato in un recipiente; un secchio; un annaffiatoio; un rastrello; un palo per piante; una griglia per albero; un terriccio per fissare l’albero nel luogo desiderato;
  • eseguire gli step operativi: scegliere il posto e scavare la buca; idratare le radici; posizionare e piantare l’albero con l’aiuto del palo; fissare l’albero con il terriccio.

Tuttavia, per i più impacciati e svogliati è possibile piantare un albero a distanza e seguire la sua crescita attraverso piattaforme online. Ad esempio Treedom è il primo sito in Italia nato nel 2010 a Firenze a realizzare quest’idea di contributo ambientale a portata di click. Treedom finanzia la formazione di comunità locali di contadini per la piantagione degli alberi, permettendo loro di diversificare ed integrare il proprio reddito e in alcuni casi di avviare iniziative di microimprenditorialità.

Curiosità: un caso singolare, ma esemplare

Antoine Moses, giovane canadese, è entrato nel Guinness World Record stabilendo il primato per il numero di alberi piantati in un solo giorno da un singolo individuo, è andato ben oltre. Lui è riuscito a piantare 23.000 alberi in 24 ore.

Volontariato

Un’altra strada per l’aiuto dell’ambiente è quella di diventare volontario/a: oggi ci sono molte opportunità di unirsi a communities di persone che offrono il proprio tempo, la proprie competenze e la propria volontà per partecipare a progetti di contributo ambientale. Un’ottima strategia è quella di affidarsi all’aiuto di esperti del settore ad esempio l’organizzazione Keep the Planet, l’associazione WWF e Legambiente.

Ci sono vari modi di fare parte del volonariato ambientale: partecipare ad un movimento ideologico attraverso campagne di sensibilizzazione sociale (informazione, educazione); contribuire attivamente sul luogo attraverso iniziative di raccolta dei rifiuti; aiutare i centri di recupero degli animali feriti o abbandonati; supportare le guardie forestali per evitare la commissione di reati a danno dell’ambiente.

Viaggi Green

Aiutare l’ambiente è possibile farlo anche attraverso il turismo sostenibile: programmare viaggi, ma ponendo l’attenzione su determinati aspetti che potrebbero compromettere l’ecosistema. Innanzitutto, la scelta del mezzo di trasporto: quello meno impattante, ma più efficiente per viaggiare è il treno. In secondo luogo, la prenotazione dell’hotel: dovrebbe essere quanto più vicino possibile alla destinazione finale, così da limitare gli spostamenti durante il soggiorno. Assicurarsi inoltre, che la struttura ricettiva scelta mostri interesse verso il rispetto dell’ambiente, da intendersi come: utilizzo di energie rinnovabili, limitato utilizzo di plastica monouso, utilizzo efficiente delle risorse energetiche e idriche. Da tenere in considerazione eventuali certificazioni come struttura eco-friendly e/o pet-friendly. Importante, è anche osservare le modalità di raccolta differenziata, e rispetto delle tradizioni enogastronomiche e culturali del luogo. Mangiare a chilometro zero e sostenere l’economia locale è indicato per chi vuole viaggiare green. Un’altro aspetto da considerare è quello di evitare tour a stretto contatto con la fauna selvatica, che potrebbero interferire con le normali attività degli animali. Non rimuovere sabbia o altri materiali naturali, preferendo souvenir più sostenibili prodotti dagli artigiani locali. Evitare di stampare ricevute cartacee dove non espressamente richiesto: in molte occasioni è sufficiente mostrarla attraverso lo schermo del proprio smartphone o tablet. Ancora, durante il soggiorno si consiglia di evitare un cambio quotidiano di asciugamani o lenzuola, ma di limitarlo all’essenziale. Un altro consiglio è anche quello di limitare i propri bagagli all’essenziale. Soprattutto in caso di viaggi brevi potrebbe non essere necessario portare con sé una valigia molto grande: un bagaglio a mano e un piccolo zaino potrebbero rivelarsi la soluzione più pratica e sostenibile. Infine, prima di partire mettere in valigia o nello zaino una o due borse di tessuto, da utilizzare in caso di spesa in loco. Si eviterà di consumare buste monouso e generare ulteriori rifiuti. Sempre per evitare sprechi, è meglio portare via con sé eventuali prodotti monouso (shampoo, sapone ecc.) parzialmente utilizzati durante il soggiorno. 

Eleonora Gualandi