COLLAGENE – Proteine Culturali, è un progetto poliedrico che nasce per dare uno spazio ad artisti emergenti e non, a cura di Carolina Altilia e Alessandra Marolla. Il luogo è DAS – (Dispositivo Arti Sperimentali), – in Via del Porto, 11/2, a Bologna – che accoglie le azioni connesse da quella visione atta a supportare la sperimentalità e i dialoghi continui, e inoltre si pone come centro culturale, luogo di scambio, nonché intersezione tra segmenti di popolazioni che hanno età, interessi e posizioni socio-culturali differenti. In particolare, viene data la possibilità di interagire in un luogo protetto quale si presenta quello delle residenze artistiche.

Teatro, musica, radio, fotografia: le arti al DAS e le loro espressioni polisemiche

D’altronde, anche il pubblico è eterogeneo: esso è costituito sia da curatori, che da critici o operatori culturali, ma anche delle comunità di riferimento, ovvero abitanti, studenti, lavoratori, famiglie. I linguaggi coinvolti sono molteplici – da qui la tensione multidisciplinare – teatro, danza, fotografia, arte visiva, progetti site specific modellati su misura per il territorio in cui si sviluppano, musica e progetti sonori, radio, audiovisivo. Sono proprio questi i mezzi di cui ci si serve per veicolare una lettura e un’espressione polisemiche che siano in grado di agire sulla complessità del mondo contemporaneo e di avvicinare le persone a contenuti che normalmente vengono introitati tramite canali stereotipati.

A novembre sono previsti due eventi: martedì 16, dalle ore 18 alle 23, Portale luminoso di Kaneko Studio + Debito di Mora (Sebastiano Mignosa e Daniele Bettini). Portale luminoso è un’installazione luminosa interattiva costituita da quattro archi di tessuto attraversabile dal pubblico. L’opera intende far immergere lo spettatore in una situazione tale da stimolare l’occhio e generare sensazioni diverse per ognuno. Inoltre, l’attraversare il portale ha senso in relazione al suo significato archetipo capace di portare trasformazione, motivo per cui all’estremità del portale c’è un dispositivo che modifica colore e pattern luminoso dell’opera, che ogni spettatore può modificare. Debito, invece, è un concept album di spoken music che fa parte di Mora, progetto più ampio che nasce dalla collaborazione tra il pianista Daniele Bettini e Sebastiano Mignosa. Si indagano i diversi significati assunti dal concetto di debito, da quello economico al senso di colpa lasciato in eredità dal cattolicesimo, creando delle connessioni con il problema dell’inquinamento ambientale, nonché il diritto alla salute e al lavoro nel contesto petrolchimico.

Martedì 30, alle ore 18, La fine del giorno di Orecchie d’Asino + Gold Little Spaces di Chira Carretti e Ex-Tro Duo. Il primo è un progetto che parte da un testo narrativo, sogno lucido dalle immagini oniriche che incontrano annotazioni quotidiane, il quale sarà messo in scena. Gold Little Spaces, invece, è parte di un progetto di studio basata sull’applicazione di trasduttori al corpo dello strumento e la manipolazione elettronica. Si punta alla riconoscibilità della fonte sonora: la sorgente è la tromba, ma il risultato non ne è immediatamente riconducibile. Il risultato crea un’esperienza sonora immersiva, in cui sfuggono le connotazioni del reale.

L’ingresso agli eventi è gratuito con tessera Arci, ed è possibile prenotarsi su Eventbrite.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ALESSANDRA MAROLLA E CAROLINA ALTILIA:

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