Domani in via del piombo si ricordano i 30 anni della legge 164, che consente il cambio di sesso in Italia. Al convegno interverranno anche Merola, Don Ciotti e Camusso.

Il 14 aprile del 1982 le persone transessuali registrarono una storica vittoria: in Italia fu consentito il cambio di sesso. Un traguardo raggiunto solo con vivaci proteste delle persone transessuali che volevano avere riconosciuta la propria identità. Per quelle rivendicazioni fu fondato il MIT (Movimento d’Identità Transessuale).

A trent’anni di distanza si celebra la legge 164 con un convegno che aprirà ufficialmente le iniziative legate al Bologna Pride 2012. Domani, sabato 14 aprile, l’Aula Magna Santa Cristina in via del Piombo 2, si animerà infatti con un’iniziativa a carattere scientifico-politico che ha un programma piuttosto denso. A partire dagli ospiti della politica e delle Istituzioni, tra cui il sindaco di Bologna Virginio Merola, l’assessore regionale Carlo Lusenti e quello provinciale Gabriella Montera.
Interverranno anche esponenti di associazioni e sindacati, tra cui Don Luigi Ciotti, Susanna Camusso ed Enzo Cucco, presidente dell’associazione radicale “Certi Diritti”.
Poi spazio al mondo della scienza, della sanità e della giurisprudenza.

Oltre ad essere un momento di esposizione ed elaborazione scientifica, il Convegno ha l’obiettivo di restituire e pubblicizzare l’importante lavoro del MIT a Bologna e in Italia negli ultimi 30 anni.
“È un’occasione per fare il punto sull’applicazione di questa legge – spiega Cathy La Torre, vice-presidente del Mit – e per riflettere anche su altri aspetti, come la discriminazione sul lavoro delle persone transessuali o sulla loro rappresentazione distorta nei mezzi di comunicazione”.