Si intitola “Bologna Novanta” e al momento è un’idea in fase di sviluppo e documentazione. L’obiettivo, però, è quello di farla diventare un documentario che racconti un decennio piuttosto prolifico per le controculture bolognesi, sviluppatesi in particolare dopo un periodo unanimemente considerato di riflusso.
Dietro all’idea c’è Nicola Donadio, già tra i registi di “Come una foresta in città”, il documentario su Xm24, che giovedì 12 dicembre presenterà il progetto e il crowdfunding per sostenerlo a Granata, in via San Rocco 16.
Un documentario sulle controculture bolognesi di fine secolo: è Bologna Novanta
«Bologna Novanta è un progetto che nasce circa un anno fa – racconta ai nostri microfoni Donadio – L’idea è quella di raccontare gli anni ‘90 a Bologna che sono leggendari e emblematici. Io sono arrivato a Bologna nel 2007 e non ho vissuto quegli anni, ma ne ho sempre sentito parlare, quindi ho sempre avuto la curiosità di approfondire».
Il regista vuole approcciare quel decennio a partire dal punto di vista politico, ad esempio con l’esperienza della Pantera, da cui poi sono nati spazi sociali e artistici come L’Isola nel Cantiere. Ma anche la seconda metà del decennio è di rilievo, con spazi come Link, Livello 57 o Tpo.
Il racconto di Bologna Novanta, però, non vuole essere un amarcord un po’ nostalgico. La ricostruzione di quel periodo serve anche per riflettere su ciò che è diventata la città oggi. È per questo che nella retrospettiva sarà necessario allargare lo sguardo a ciò che è successo prima, il riflusso politico e non solo degli anni ‘80, e ciò che è arrivato dopo, la mobilitazione planetaria del movimento No Global.
Per la documentazione alla base del film il regista ha già avuto ad accesso ad alcuni archivi, ma rivolge comunque un appello è rivolto a quante e quanti hanno materiale e documenti dell’epoca che possono essere utili.
La presentazione di giovedì a Granata comincerà alle 20.00 e, oltre a spiegare nei dettagli il progetto di documentario, verrà lanciato anche un crowdfunding. Il progetto in realtà ha già un produttore, Miguel Gatti di Combo, ma la raccolta fondi, spiega Donadio, «ha anche lo scopo di capire quanto l’idea è sentita, quanto seguito può avere un progetto del genere».
ASCOLTA L’INTERVISTA A NICOLA DONADIO: