Le polemiche legate all’annuncio lanciato in questi giorni dal Pd milanese, con cui il circolo tenta di incentivare le iscrizioni al partito con una promozione per i giovani sotto i trent’anni – tessera Pd più biglietto per Expo a 25 euro -, hanno riempito le pagine della stampa. Ma prima del Pd milanese era stata l’Arci a promuovere la vendita dei biglietti per Expo alla “modica” cifra di 20 euro.
Mentre le pagine dei giornali si riempivano delle polemiche scatenate dalla promozione lanciata sul suo sito dal Pd milanese – tessera del partito e biglietto per Expo a 25 euro per i neoiscritti under 30 -, con meno clamore mediatico Arci promuoveva gli ingressi per la manifestazione a 20 euro per i suoi tesserati.
L’annuncio compare sul sito dell’associazione il 25 febbraio: “come Arci, è possibile prenotare i biglietti per Expo Milano 2015 a 20 euro”. Un paio di settimane dopo, il 10 marzo, l’associazione ha però “pubblicato il documento ‘Arci for the Rights‘, in cui critica il modello Expo e i suoi modelli agroalimentari”, spiega ai nostri microfoni Irene Fugazzotto, attivista No Expo del Collettivo Ska – Officina 99 di Napoli.
In “Arci for the Rights”, l’associazione, partendo dalla considerazione che “è indubbio che le innumerevoli polemiche che hanno accolto Expo 2015 sin dalla nascita, e poi le critiche pesanti e le fortissime contrarietà alla sua realizzazione abbiano solide ragioni e si reggano su valutazioni che è veramente difficile non condividere”, conclude che, a Expo 2015, “dobbiamo esserci per affermare con forza che c’è una alternativa a tutto ciò”.
Critici sì e partecipi pure. E pare quindi tornare alla ribalta l’antico vezzo di voler cambiare le cose dall’interno. Più concretamente, ragiona Fugazzotto, “credo che il Pd e l’Arci stiano contribuendo alla riuscita dell’iniziativa. Expo ha bisogno di vendere 24 milioni di biglietti per rientrare nei costi, e al momento ne ha venduti pochissimi rispetto alle stime previste”
“Questa iniziativa di Arci è un po’ in contraddizione con la sua politica: da un lato esprime contrarietà a questo evento vetrina, e dall’altro si fa bagarino e vende i biglietti a prezzo ridotto incentivando la partecipazione – conclude Fugazzotto – abbiamo visto negli anni come spesso l’Arci sia stata un’emanazione del Pd”. E quindi pare che, anche per Expo, non ci saranno eccezioni.